24/04/09

I sette fratelli Cervi

Ma i padri e le madri sono fatti cosi', adesso lo capisco. Pensano che loro moriranno, che anche il mondo morira', ma che i loro figli non li lasceranno mai, nemmeno dopo la morte, e che staranno sempre a scherzare coi loro bambini, che hanno cresciuto per tanti anni, e che la morte e' un'estranea. Che sa la morte dei nostri sacrifici, dei baci che voi mi avete dati fino a grandi, delle veglie che ho fatto io sui vostri letti, sette figli, che prendono tutta una vita! E tu Gelindo, che eri sempre pronto alla risposta, ora non mi conosci piu' e non mi rispondi? E tu Ettore che nell'erba alta dicevi: "Non ci sono piu'". E tu Aldo, tu cosi' forte e piu' astuto della vita, tu ti sei fatto vincere dalla morte? Maledetta la pieta' e maledetto chi dal cielo mi ha chiuso le orecchie e velati gli occhi, perche' io non capissi, e restassi vivo , al vostro posto! Niente di voi sappiamo piu', negli ultimi momenti, ne' una frase, ne' uno sguardo, ne' un pensiero. Eravate tutti e sette insieme, anche davanti alla morte, e so che vi siete abbracciati, vi siete baciati, e Gelindo prima del fuoco ha urlato: "Voi ci uccidete, ma noi non moriremo mai!" ...
Alcide Cervi

5 commenti:

  1. ReAnto, Gaz grazie a voi, spero sia stato un OTTIMO 25 :-)

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  2. La figlia del fratello maggiore raccontava, l'accento emiliano
    che ce la rendeva familiare...
    Non volava una mosca nell'aula stipata di ragazzi.
    Impietrita ascoltavo. Quando lei concluse il suo racconto, capii perché li avessero uccisi, tutti e sette... perchè avessero avuto tanta paura delle loro parole.

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  3. Benvenuta Falilulela :-) e grazie, grazie davvero, per aver deciso di condividere questo ricordo.

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