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07/06/15

A Niccolò Ammaniti di Aldo Nove

Siamo in pochi a non essere ancora morti
Ancora meno di quelli che non sono mai nati e non nasceranno
È una situazione curiosa che non sappiamo per quanto si potrà protrarre
Ma per fortuna abbiamo una fede incrollabile nei nessi di relazione
È per questo motivo che oltre alle barche a vela le polpette di riso l'ammoniaca
La Sprite i tappi del dentifricio e miriadi di altra merce
Esistono i libri che sono pieni
Di nessi e ci danno la gratificante impressione
Che questa sia una storia, che abbia un inizio e una fine
E che magari ci convinca a leggere e rileggere,
E ci dia delle belle soddisfazioni
Accantonandoci dal mondo qualche ora.


In questo la narrativa
Ha dei vantaggi sulla poesia, è più compiuta
Ti accompagna ad esempio
In autobus permettendoti di avere un
Mondo altro a tua disposizione, più ricco di quei nessi di relazione
Solo tuo e docile alla tua ondivaga attenzione. Invece la poesia
Inizia e finisce un po' scontornata dal mondo,
E più assomiglia al mondo
I cui contorni non vogliamo accettare
Essere consunti davvero e indecifrabili,
Quello nostro quotidiano
Delle impennate di serotonina,
Delle accidentali erezioni causate dalla pubblicità degli assorbenti interni

E come questo mondo la poesia è già consunta, ferita
A morte come una mosca schiacciata sulla pagina,
Così da principio fa mostra delle sue viscere
Piccole striature d'ego invendute sugli scaffali
dei magazzini.

La narrativa invece ha l'alibi suo proprio
Di dirti che questa storia non è vera
Oppure più veramente di quello che appare
Riempie le toppe, quelle
Zone d'inesistenza solare che Vittorio Sereni sapeva Essere i morti che dappertutto
Sgomitano gridando
Che il senso non c'è, e non c'è mai stato. Siamo in pochi,
A non essere ancora morti,
Ancora meno di quelli che non sono mai nati
e non nasceranno
E una cosa di cui non si avverte proprio l'utilità
è la poesia,
O questa cosa stessa che adesso (sono
Le undici del mattino, davanti al computer, la tele
accesa con
Bin Laden che parla di Bush, e l'interruzione
Per la pubblicità dello yogurt), qualunque cosa
Essa sia, sto scrivendo e
I margini troppo stretti del foglio che
Permane poco, pochissimo, per sempre di fronte all'attesa
Di un altro messaggio al cellulare, dell'ora
Di pranzo puntuale
Oggi ancora, per oggi o
Per domani.

24/06/08

Il tuffatore



Qui la versione originale:

http://www.flaviogiurato.it/

e qui il testo :-)

All I wanted to be was a beautiful diver
All I wanted to be was a beautiful diver
Bound to believe there's nothing like being seen
In reveiling swimming tronks
Volevo essere un tuffatore
Con l'altezza sotto il naso ed il gonfio del costume
Volevo essere un tuffatore
Che si aggiusta e si prepara di bellezza non comune
E ora voglio essere un tuffatore
Per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
Voglio essere un tuffatore
Per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
Voglio essere un tuffatore
Per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
Voglio essere un tuffatore
Per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria all'aria.

22/11/07

[Bloggando] Aldo Nove e Nanni Balestrini

giovedì 22 novembre 07
alle ore 20.30


iSCRIPTA:

LETTURA SCENICA di GLI INVISIBILI di NANNI BALESTRINI


voci Nanni Balestrini Sergio Bianchi

percussioni Gianluca Ruggeri

La lettura scenica sarà preceduta da un dialogo tra Aldo Nove e Nanni Balestrini

Ingresso libero

Informazioni +39 02 8323156

TEATRO i

Via Gaudenzio Ferrari, 11

20123 Milano

Va eseguito in pubblico questo romanzo epico, la cui intensa tragicità è veicolata da una scrittura orale, corale.” Niva Lorenzini

L’invisibilità è la condizione toccata ai giovani protagonisti della grande fiammata di rivolta sociale che negli anni '70 invadeva le città. Giovani travolti poi dalla reazione al terrorismo, spazzati via dalla scena pubblica e politica, rimossi dalla memoria collettiva della società, frantumati e dissolti in vicende individuali spesso tragiche.
Raccontata tutta d’un fiato, la spirale vertiginosa in cui si consuma e si distrugge l’esperienza di una generazione, attraverso un linguaggio immediato e incalzante, articolato su una struttura ritmica e un montaggio visivo agilissimi, ripercorre e interroga una zona del nostro passato ancora recente e bruciante, rende visibile una realtà storica, politica e umana sommersa ma non cancellata.

Pubblicato nel 1987, Gli invisibili è attualmente disponibile nelle edizioni DeriveApprodi insieme alle altre opere di Nanni Balestrini: Vogliamo tutto, L'editore, I furiosi,La violenza illustrata, Blackout, Parma 1922, Con gli occhi del linguaggio, Milleuna, Tristano.

Fonte notizia e testo: aspettando godot