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05/05/18

Valerio Magrelli - Io sono ciò che manca

Io sono ciò che manca
dal mondo in cui vivo,
colui che tra tutti
non incontrerò mai.
Ruotando su me stesso ora coincido
con ciò che mi è sottratto.
Io sono la mia eclissi
la contumacia e la malinconia
l’oggetto geometrico
di cui sempre dovrò fare a meno.


Valerio Magrelli, da Ora serrata retinae (1980)


Grazie a:  https://ipoetisonovivi.com

10/06/15

Io cammino fumando

Io cammino fumando
e dopo ogni boccata
attraverso il mio fumo
e sto dove non stavo
dove prima soffiavo.
 
Valerio Magrelli, Nature e venature, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1987

14/12/14

Natale, credo


            «Natale, credo, scada il bollino blu
              del motorino, il canone URAR TV,
              poi l'ICI e in piú il secondo
             acconto IRPEF - o era INRI?
            La password, il codice utente, PIN e PUK
            sono le nostre dolcissime metastasi.
           Ciò è bene, perché io amo i contributi,
            l'anestesia, l'anagrafe telematica,
           ma sento che qualcosa è andato perso
           e insieme che il dolore mi è rimasto
           mentre mi prende acuta nostalgia
           per una forma di vita estinta: la mia».
                                                        Valerio Magrelli

13/10/14

Ancora Magrelli

“Spesso c’è bonaccia sulla pagina.
Inutile girarla per cercare
l’angolo del vento.
Si sta fermi,
il pensiero oscilla,
si riparano le cose che la navigazione ha guastato.”

Valerio Magrelli, da “Ora serrata retinae”

06/11/13

il vetro zigrinato delle docce

Dieci poesie scritte in un mese
non è molto anche se questa
sarebbe l'undicesima.
Neanche i temi poi sono diversi
anzi c'è un solo tema
e ha per tema il tema, come adesso.
Questo per dire quanto
resta di qua della pagina
e bussa e non può entrare,
e non deve. La scrittura
non è specchio, piuttosto
il vetro zigrinato delle docce,
dove il corpo si sgretola
e solo la sua ombra traspare
incerta ma reale.
E non si riconosce chi si lava
ma soltanto il suo gesto.
Perciò che importa
vedere dietro la filigrana,
se io sono il falsario
e solo la filigrana è il mio lavoro.
Valerio Magrelli, Ora serrata retinae, Milano, Feltrinelli, 1981

10/05/13

Amo i gesti imprecisi di Valerio Magrelli

Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l’altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L’oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla.

Valerio Magrelli (Roma, 1957), da Nature e venature (Mondadori, 1987)

Fonte:  http://ipoetisonovivi.com