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12/08/18

Mario Benedetti - Che cos’è la solitudine -

Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi:
un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota.
Ho freddo, ma come se non fossi io.
Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro
come un uomo con un libro, ingenuamente.
Pareva un giorno lontano oggi, pensoso.
Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri,
il Natale nei racconti,
le stampe su questo parco come uno spessore.
Che cos’è la solitudine.
          La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare,
          si e distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto,
          un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande.
          L’ho letto in un foglio di giornale.
          Scusatemi tutti.

Mario Benedetti, “Che cos’è la solitudine” (da “Umana gloria”, Mondadori, 2004)

21/03/11

È chiaro che la cosa migliore non è la carezza in se stessa bensì la sua continuazione



INFORME SOBRE CARICIAS




1
La caricia es un lenguaje
si tus caricias me hablan
no quisiera que se callen



2
La caricia no es la copia
de otra caricia lejana
es una nueva versión
casi siempre mejorada



3
Es la fiesta de la piel
la caricia mientras dura
y cuando se aleja deja
sin amparo a la lujuria



4
Las caricias de los sueños
que son prodigio y encanto
adolecen de un defecto
no tiene tacto



5
Como aventura y enigma
la caricia empieza antes
de convertirse en caricia



6
Es claro que lo mejor
no es la caricia en sí misma
sino su continuación



Resoconto sulle carezze




1.
La carezza è un linguaggio
se le tue carezze mi parlano
non vorrei che tacessero



2.
La carezza non è la copia
di un’altra carezza lontana
è una nuova versione
quasi sempre migliorata



3.
È la festa della pelle
la carezza mentre dura
e quando si allontana lascia
senza difesa la lussuria



4.
Le carezze dei sogni
che sono prodigio ed incanto
hanno un difetto
non hanno tatto



5.
Come avventura ed enigma
la carezza incomincia prima
di convertirsi in carezza



6.
È chiaro che la cosa migliore
non è la carezza in se stessa
bensì la sua continuazione


19/06/09

Mario Benedetti y otras sorpresas



Mercoledì 24 giugno alle ore 18.00 presso l’Istituto Italo Latinoamericano omaggio agli scrittori uruguayani Mario Benedetti e Idea Vilariño.
Si proietteranno frammenti dei documentari “Mario Benedetti ed altre sorprese” di Alessandra Mosca e Davide Cremaschi, e “Idea” di Mario Jacob.

18/05/09

Mario Benedetti ( Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009)





Si dios fuera mujer.

¿Y si Dios fuera mujer?
pregunta Juan sin inmutarse,
vaya, vaya si Dios fuera mujer
es posible que agnósticos y ateos
no dijéramos no con la cabeza
y dijéramos sí con las entrañas.

Tal vez nos acercáramos a su divina desnudez
para besar sus pies no de bronce,
su pubis no de piedra,
sus pechos no de mármol,
sus labios no de yeso.

Si Dios fuera mujer la abrazaríamos
para arrancarla de su lontananza
y no habría que jurar
hasta que la muerte nos separe
ya que sería inmortal por antonomasia
y en vez de transmitirnos SIDA o pánico
nos contagiaría su inmortalidad.

Si Dios fuera mujer no se instalaría
lejana en el reino de los cielos,
sino que nos aguardaría en el zaguán del infierno,
con sus brazos no cerrados,
su rosa no de plástico
y su amor no de ángeles.

Ay Dios mío, Dios mío
si hasta siempre y desde siempre
fueras una mujer
qué lindo escándalo sería,
qué venturosa, espléndida, imposible,
prodigiosa blasfemia.