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23/11/24

oggi, ieri, l'altrieri

 di quello che ho, 

di quello che non ho 

più, non parlo. 

Spargo fiori ai morti 

miei pensieri,

attendo ne sbiadisca il ricordo.

31/08/24

Quannu era nicu

Quannu era nicu

co fioccu azzurru stiratu,

u grimbiuleddu niuru,

i scappi sempri allucidati

e na testa i puisii di Natali,

i monachi, na pausa, mi facevunu addummisciri no vancu da scola.

Iu, ubbidienti, u facevu viramenti dù travagghiu

e o spissu marritruvava no jardinu do pararisu 

e parravu cullanimali, iucava cullavviri,

currevu felici pacchiappari i stiddi.

Quannu poi era ura, na manu caura,

di vecchia,

mi chiamava e mi puttava

anmenzu allaggettivi, ai verbi, alle tabelline

cavvulavunu na me testa comu a calabruni.

Su maddummiscissi ancora nu du vancu

i vulissi arritruvari tutti di luntani amici e ci cuntassi 

di quannu è malvagio e tintu

stu munnu,

di quannu è duci.

U sacciu camascutassiru tutti attenti

senza ciatari

ca dà, no pararisu,

non succeri mai nenti,

mancu sugnari. 




 

28/04/24

L'erba andrebbe sempre tagliata se supera i 9 o 10 cm di altezza

L'erba cresce alta; così,

lentamente, vedo sparire ogni cosa 

nei miei brevi tragitti,

nei miei viaggi: 

il sacchetto sponsorizzato e lacero, 

le mille cicche lasciate andare, 

scatole e strani oggetti ormai inutili,

abbandonati. 

Come un attento periscopio oggi, però,

il manubrio di un lucente monopattino 

sembrava invitarmi a folleggiare, 

a nascondermi anch'io 

in quel mare.

20/04/24

Riciclare-riciclarsi

le parole si son fatte polvere 

e spazzolo 

e raccolgo e 

andranno nell'indifferenziato? mi chiedo

(come ogni altra cosa del resto ,

silente rispondo).

Nessuna raccolta per l'anima.

02/03/24

ora

ora che dentro le vostre case
davanti ai vostri schermi
nelle vostre ridicole armature
siete finalmente soli
ora che nel vostro esporvi
nel mesto digitare 
nel coito pagante e pagato
siete perfettamente uguali
ora
ora possiamo
e se qualcuno vi dirà attenti
lo indicheremo
e se qualcuno tornerà a sognare
lo derideremo
e se qualcuno proverà a fermarci
lo uccideremo

Ogni cosa sarà progresso
Ogni cosa libertà
contro il nemico
contro il nemico
ogni cosa
ogni cosa
sarà fatta per voi
vi soddisferà
vi divertirà
vi liquiderà

24/02/24

poi

poi mi dirai 

io ti dirò e le giornate 

come soffio di vento e le notti 

semi e terra 

a fiorire 

22/02/24

confessioni

Quello che ti porto non ha nulla di speciale 

non ho più tempo o voglia 

per i fuochi d'artificio 

per quelle piazze piene e desolate

per i castelli imposti mai costruiti 

mai voluti

per le roboanti ricette 

mai realizzate 

quello che ti porto ha la consistenza 

di una bolla di sapone 

dei suoi riflessi 

in una giornata di sole 

quello che ti porto è memoria che ridiventa presente 

in un bacio

16/02/24

il respiro dell'assenza

non ho ancora capito cosa sia 

questo abbandonarsi 

questo sparire 

questo sognato dormire 

forse solo l'assaporare incolumi

                 il respiro dell'assenza 

fingendosi vivi.

03/02/24

Pensando a me, a noi, a Italo Gatti e ascoltando Billie

ci sono così tante cose da spiegare, 

così tante cose da capire, 

che non cè più tempo 

per lasciarle solo andare, per

ricominciare a giocare

e giocando immaginare.

Io e te e noi e questo mondo, allora, si rimane 

confusi, distratti, guardando

senza più saper che fare 

in questo immutabile apparire

di miliardi di solitudini: barchette di carta 

a navigare

29/01/24

alli voti

alli voti 

su u cori mi luccichia 

sentu u munnu comu su fussi tuttu 

intra di mia e iu 

intra di iddu, allura

arriru cuntentu

e cantu, mallisciu, mi movu

ni sta pazzia

10/12/23

Chittaia diri?

Chittaia diri? 

Ca cà ci si cunfunni taliannu culi e bummi, fami e ricchizza, vittime e assassini? 

Chittaia diri? 

Ca taliamu e taliamu e non viremu nenti ca nenti savviriri?

Chittaia diri? 

Ca fussi ura d'astutari tutti cosi e nesciri e parrari e futtiri e mbriacarisi e santiari?

Chittaia diri? 

Dimmi chittaia diri? 

Tu marrispunni inglisi e pari ca ne capisci sti paroli di vecchiu.

E arriri. E isi i spaddi comu su u cuntu nun fussi u to.

Chittaia diri allura figghiu miu? 

Nun c’è firmata no ciumi della storia. C'è d'acchianari controcorrente a rina.

C'è di fari ponti e dighe e canali.

C'è di mazziari, stringennu l'anima e i renti.

07/12/23

caro Proust

Ripesco vecchi brani, vecchie musiche,

testi malandati per i passati traslochi,

ricordi,

ma non è la giovinezza che cerco,

che per quella basterebbe forse un biscotto, caro Proust,

o il sapore del pane fritto, dello zucchero caldo sulle labbra,

dello stesso cielo che ancora incontro nella mia terra...

no, non quello, quanto piuttosto la parola, la frase, 

la magica chiave

che mi riconsegni il presente, 

che lo interpreti, se ciò fosse possibile, 

o ne faccia giustificato scempio.

30/11/23

forse è già inverno

freddo sul balcone: ci si affaccia 

come fosse un sacrificio 

ripulire l’anima dal respiro della notte.

La sigaretta, il caffè ancora caldo

tra le mani, il tuo seno

ricordo.

17/11/23

È come aver perso il segno

È come aver perso il segno 

le vecchie pagine stropicciate 

non servono più a capire 

da dove riprendere 

da dove ricominciare.

È come aver perso il segno 

abbandonare 

distratti dal vitreo miraggio in cucina 

dal caldo voluttuoso della prigione.

È come aver perso il segno 

senza neanche accorgersene.


10/11/23

Prima A

inseguo la danza dei numeri sui loro volti 

le dita

che balbettano  

combattono

saltano a tracciare segni, colori 

l'inarcarsi scomposto dell'indiviso corpo 

la mano che s'alza

il sorriso

sogno il futuro

e non è più il mio

07/05/23

ascoltando la radio

posso provare a fare il simpatico
posso portarti malinconia
possiamo partire per l'Adriatico
riempire il mondo di nostalgia 

posso crederti ancora un poco
posso giocare di fantasia
posso illudermi sia solo un attimo
dirti serio: " ma, tuttavia..."

posso soltanto quello che posso
quel che non posso lascio che sia
purchè insomma in questo spettacolo
non scenda triste l'ipocrisia

28/04/23

ripensamenti

Se tornare a scrivere fosse
solo un segno
un eccomi senza eco potrei allora
lasciarmi andare
alla inutile lista di ciò che occorre
di ciò che manca e chiedendo
navigare nella dubbia comprensione di
un fonema che rimbalza e si dissolve
si accartoccia su me stesso
muto

13/11/22

dal balcone di casa

È notte. 

Il lampione disegna una scia di fuoco su questo autunno,

potessi ardere anch'io prima di planare esausto,

prima che venga giorno.

14/10/22

spettrofobia

di me tra le strade vuote

di me a raccontare ancora

di me che mangio, che piscio, che bevo

di me che sfuggo il sole

di me incazzato, triste, allegro

di me che ancora cieco

non ti vedo, non mi vedo 

04/10/22

castagne matte

È arrivata sui viali la stagione delle castagne ,
le matte castagne che castagne non sono.
Calciate sull'asfalto,
sbrindellate come libri,
conservate dalle nonne nei taschini,
son loro ogni anno a immolarsi,
a farsi sacrificio 
per la gioia dei bambini.