ci sono così tante cose da spiegare,
così tante cose da capire,
che non cè più tempo
per lasciarle solo andare, per
ricominciare a giocare
e giocando immaginare.
Io e te e noi e questo mondo, allora, si rimane
confusi, distratti, guardando
senza più saper che fare
in questo immutabile apparire
di miliardi di solitudini: barchette di carta
a navigare
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