03/02/24

Pensando a me, a noi, a Italo Gatti e ascoltando Billie

ci sono così tante cose da spiegare, 

così tante cose da capire, 

che non cè più tempo 

per lasciarle solo andare, per

ricominciare a giocare

e giocando immaginare.

Io e te e noi e questo mondo, allora, si rimane 

confusi, distratti, guardando

senza più saper che fare 

in questo immutabile apparire

di miliardi di solitudini: barchette di carta 

a navigare

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