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12/04/09

[Didascalie] Tiziano Vecellio


 Tiziano Vecellio, Madonna con santi e membri della famiglia Pesaro (1519-26).
Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari




Non un universo sconosciuto ma un mondo altro rispetto a quello degli adulti è quello che ci osserva  da questa pala del Tiziano. Lo sguardo quasi distratto del giovane Leonardo, il nipote del devoto Francesco Pesaro - qui raffigurato con i figli -, segue in realtà i nostri passi, spia i nostri movimenti.
Il suo essere rivolto verso il “pubblico” acquista allora un nuovo significato; Leonardo, il mondo che egli rappresenta, è lì a dichiarare con forza la propria presenza, a reclamare la propria luce.

01/04/08

[Didascalie] David Teniers il Giovane

David Teniers (1610-1690),
La scuola delle scimmie
Madrid, Prado.
Il processo di differenziazione, di progressivo allontanamento tra mondo dell'infanzia e mondo dell'adulto procedette, durante l'affermarsi della società borghese, di pari passo ad altri due processi analoghi: quello che separò gli strati sociali superiori dalle classi popolari e quello che segnò i rapporti tra i popoli civilizzati dell'Europa e le culture extraeuropee.
Questi tre processi sembrano potersi legarsi tra loro nella definizione di selvaggio. Con tale termine fu possibile, infatti, indicare il bambino non ancora sottoposto ad un regime normativo; il comportamento e l'aspetto propri delle classi popolari; l'indigeno non ancora civilizzato.
Il progressivo senso di dominio che l'uomo ritenne di poter esercitare sulla natura si trasferì, rispetto al bambino, nella possibilità, che l'educatore sentì propria, di modificare, civilizzare, quel selvaggio che ogni infante rappresentava.

28/12/07

[Didascalie] Hans Holbein il Giovane


La Vergine e il
bambino con la famiglia del borgomastro Meyer (1528)

Basilea, n.i.
(fonte immagine: webmuseum)

Nel ritratto del più giovane dei figli (non più putto o angelo, come in molte delle simili rappresentazioni familiari che all'epoca iniziavano a diffondersi in Europa, bensì reale e quasi scenicamente "estraneo" protagonista) possiamo scorgere il sotterraneo avanzare, nella mentalità borghese, di una nuova visione del mondo, del gestaltico delinearsi dell'infanzia come entità altra.
Le età della vita, le divisioni per genere, la stessa fede assumono, allora, nuovi significati, si "riempiono" di nuovi valori.

15/12/07

[Didascalie] Odilon Redon


Ritratto del figlio Ari (1897)
Chicago, Art Institute

Il ritratto eseguito da Redon sembra recuperare tutta la tematica della purezza dell'infanzia.
I magnifici colori della Natura, dea vivente, che avvolgono il fanciullo, pongono ancor più in risalto il di lui viso e nel totale distacco di questo volto, apparentemente chiuso alla stessa forza indagatrice del padre\pittore, possiamo rintracciare la sostanza dei miti; gli stessi che Redon, nelle loro forme più classiche, cercherà nella sua produzione successiva.
C'è in quest'opera un’armonia, fra il mondo sensibile ed il mondo spirituale, che per assonanza espressiva potrebbe essere accostabile a quella scritta del fanciullino pascoliano.
Facilmente allora potremmo intessere un gioco di rimandi, a volte palesi altre celati, tra tardo romanticismo e cattolicesimo, tra simbolismo e decadentismo, su cui far emergere una rappresentazione dell'infanzia debitrice di antichi temi ed immagini.

05/12/07

[Didascalie] Pablo Picasso -2-

Paolo in costume d'Arlecchino (1924)
Proprietà eredi

Negli anni successivi al 1920 molti artisti europei si muovono verso una riorganizzazione dei risultati della travolgente esperienza d'anteguerra.
Lo stesso Picasso, in quegli anni, unisce alle ricerche cubiste quelle figurative e la simbologia delle sue opere pare assumere contorni privati.
Scomparso lo sfondo psicologico su cui reggere la scena, scomparsi i riferimenti sociali su cui evidenziare i ruoli, rimane il fanciullo\attore. Rimangono, compiuti nell'incompiuto, il suo viso e la sua maschera.

04/12/07

[Didascalie] Pablo Picasso -1-

Poveri in riva al mare (1903)
Barcellona, Museo Picasso

Questo quadro è una delle opere maggiori del periodo blu picassiano.
Il ragazzo dipinto sulla tela appare essere l'unico, nel "Trittico Sacro", capace di esprimere, di fronte alla chiusa rassegnazione dei due adulti, quella forza ideale necessaria all'avveramento del sogno.
Successivamente l'arrivo traumatico e luttuoso della Prima Guerra Mondiale e lo scemare, nel totalitarismo, del progetto bolscevico cancellerà le sovrastrutture di cui era stata caricata dall'autore l'infanzia: l'incanto religioso\onirico e l'utopia palingenetica.



Fonte immagine : http://dinamico.unibg.it