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30/12/14

25/12/14

"Conosco appena le mani" di Vittorio Bodini

Conosco appena le mani,
le scarpe che metto ai piedi.
Conosco il giorno e la notte
e i terrori del vento.
Ma gli anni? Dove son gli anni,
e tutti i libri che ho letto?
I volti amati si sfrondano
delle loro vicende,
non restano che i nomi.
Tutto nella memoria
cade a pezzi, sprofonda
senza rumore
nelle botole dei morti.
Ah, dove sono le acute presenze
del passato, le sue calde forme,
la cera su cui incidevano
i miei sentimenti?
Dove si nasconde il senso
delle cose che ho vissuto,
e i brividi lucenti
e i cieli dell’avventura?

Vittorio Bodini da “Metamor”, Scheiwiller, 1967

Fonte: http://poesiainrete.wordpress.com

14/12/14

Natale, credo


            «Natale, credo, scada il bollino blu
              del motorino, il canone URAR TV,
              poi l'ICI e in piú il secondo
             acconto IRPEF - o era INRI?
            La password, il codice utente, PIN e PUK
            sono le nostre dolcissime metastasi.
           Ciò è bene, perché io amo i contributi,
            l'anestesia, l'anagrafe telematica,
           ma sento che qualcosa è andato perso
           e insieme che il dolore mi è rimasto
           mentre mi prende acuta nostalgia
           per una forma di vita estinta: la mia».
                                                        Valerio Magrelli
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