Un Paese normale lo dimetterebbe.
Un Paese normale si troverebbe di fronte all’aut-aut del Presidente della Repubblica: o se ne va lui o me ne vado io.
Un Paese normale avrebbe un’opposizione trasversale in rivolta.
Un Paese normale avrebbe processato il ministro dell’Interno dopo nel luglio 2001.
Un Paese normale assedierebbe il Parlamento.
Un Paese normale urlerebbe così, fino a farsi sentire anche dal padreterno:
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Un Paese normale?
Ma l’Italia non è un Paese normale…
Fonte: Un Paese normale di Giuseppe Aragno