Sto cercando di scrivere una cosa per un posto che poi, se finisco di scrivere quella cosa, vi dirò che posto è. Dato che è un posto che pubblica cose particolari, ho chiesto se per caso ci fossero delle linee guida da seguire, per la cosa che sto cercando di scrivere, e la titolare del posto, che poi vi dirò che posto è se finisco di scrivere, mi ha detto così: venire a suggerire a te come scrivere mi sembrerebbe un paradosso. Ecco, a parte il complimento, che mi fa piacere e ringrazio di cuore anche se non credo di esser così bravo da dovermi prendere un complimento del genere senza spendere un euro, ma siamo brave persone e delle volte esageriamo, ma a parte il complimento, dicevo, secondo me dei paletti ci devono sempre essere, per noi che ci piace scrivere. Perché noi che ci piace scrivere, che lo si faccia bene o meno non importa, i paletti li malediciamo, ma in una parte che nascondiamo agli occhi altrui noi che ci piace scrivere i paletti li adoriamo. Quindi, per favore, piazzate dei paletti sul nostro cammino, quando noi che ci piace scrivere vi proponiamo un pezzo o voi che vi piace leggerci ce ne commissionate uno, ché quando ci troviamo davanti a un paletto, noi che ci piace scrivere diventiamo matti, e allora delle volte siamo disonesti e cerchiamo tutti i modi che conosciamo per farci lo slalom, ma delle altre volte, se siamo onesti, davvero onesti, mettiamo il paletto al centro dello sguardo, aumentiamo ben bene la velocità, e ci andiamo a sbattere contro. Nel nostro stato di grazia, quelle due o tre volte nella vita in cui ci capita, sui paletti andiamo a sbatterci davvero forte. Ci sbattiamo di schianto, col sorriso stampato, e nel fragore del legno che si spacca, con un suono gutturale di vittoria, li tiriamo giù
Fonte: http://barabba-log.blogspot.it