"Mentre la tragedia si srotolava in diretta tv, i mezzi-busti continuavano a interrompersi, chiedendo scusa ai telespettatori per aver annullato la cronaca delle partite. - Debbono essere inondati di proteste dai fan di baseball-, mi sono detto. Molta gente era infuriata perché le partite erano state annullate e non per la brutalità di quanto stava accadendo."
Saul Bellow
"Adesso l’imperialismo americano è molto forte, ma la sua non è una vera forza.
Politicamente è molto debole perché è staccato dalle grandi masse popolari, non piace a nessuno, nemmeno al popolo americano. In apparenza è molto forte, ma in realtà non non c’è da averne paura, è una tigre di carta. L’apparenza è quella di una tigre, ma è di carta, non resiste alle raffiche di vento e agli scrosci di pioggia. Secondo me gli Stati Uniti sono proprio una tigre di carta."
Mao Tse-tung
A Sigonella prima unu ci poteva comprare un sacco di cose con due lire e se conoscevi a genti giusta ci travagghiavi che anche il lavoro era buono e pagato assai. Basta ca non eri comunista o sindacalista scassaminchia che allora ti ittavunu fora tempo due minuti e nuddu taddifinneva.
Da tempo ormai però tuttu è chiù difficili e fu pecchè larabi sinficcanu collaerei dentro ai grattacieli americani e che dopo ficiunu la guerra che mossunu macari i soldati italiani. Che noi siamo alleati e se cè di pattiri pattemu.
Accussì ora non fanno passare vicino alla base chi non cià le stellette che cè pericolo dicono .
Mah! Non durerà assai penso e infatti mi passi di sentire che si preparano a allargari tutto e che anzi la base diventerà ancora chiù importanti che cè bisogno di controllare i nuovi nemici.
Io non ciò avuto mai tanti contatti e neanche di queste cose della storia me ne intendo però sarà chiffù veramente con quellaerei di Niuiocchi. Chissà come lo prepararono i registi quel filmi.
A diri la verità io quel giorno maddumiscii mentre crollava uno dei due palazzi che prima cera stata la pubblicità della pattita e ho dormito così assai che ho sognato macari. Ed è stato un sogno accussì strano che ancora me lo ricordo.
Cera un leone come quello prima dei filmi e io che mavvicinavo e non mi scantavo e lui che rapeva la bocca sempre chiossai e io che ci entravo dentro e prima cera buio ma dopo mi trovavo in un supemmercato grandissimo dove tutti mettevano cose meravigliose dentro al mio carrello che io lo sapevo che non mi serviva tutto però li ringraziavo lo stesso e ci facevo un inchino.
Quando arrivai alla cassa ogni cosa addivintau di novo niura e io mi trovai in una stanza nicuzza ma pulita e di nuovo di fronte a me ci stava un leone. Era chiù nicu però. Non ruggiva. Non si muoveva. Non dava segni di vita. E come poteva purazzu se era di carta velina? Sì carta velina come quella che usavo quandero nico per fare laquiloni.
E questo ci feci. Con le foffici la colla e le canne che trovai sopra a un tavolo. Un aquilone bellissimo e colorato. E vicino a mia allimprovviso fu tutto pieno di gente e cera il mare vicino e si potevano viriri le spiagge dallaltro lato come da reggio a messina e ognuno faceva avvulari un aquilone. Chi una tigre chi un leopardo o un orso o un lupo.
Nessuno ciaveva paura. Nessuno.