No casciolo vicinu o lettu ciavevi tri cosi: mparu di mutanni di riserva, i cuasetti e ncuteddu. U restu do so vistuariu su purtava sempri ncoddu. Na cammisa cava statu ianca e i pantaloni di tila chini di puttusa.
Quannu ogni du simani su cera u suli si lavava prima si preoccupava di sti robbi. Una sciacquata co sapuni e subitu a stinnirili o ventu. Su capitava ca iddu ava finutu di puliziarisisi e quelle erano ancora vagnate allora furiava casa casa che mutanni puliti e additta additta si mangiava na cipudda di chiddi chini di sapuri. Ci piacevano assai accussì. Cruri. A scartava do cestinu unni cerano macari le patate e lagghiu e i pummaroru. Insomma ciò ca sivveva pi campari.
I scappi erunu intra nsacchetto vicino a porta. Ma iddu non le usava mai.
Nisceva da casa sulu pi zappari u giardino di cinque metri davanti alla porta. Non cinnaveva bisogno di fari a spisa o di pavari bulletti che la luci non cera e l'acqua era chidda do puzzu.
Quannu Don Saro muriu i niputi attruvarunu ntesoro a banca. Quarantanni di pensione di guerra mai pigghiata. Iu però mancu u sapeva ca ciaveva famigghia che mai ci visti qualcuno entrare a so casa. Solo buongiorno e buonasera quando capitava e un sorriso vero di anima bona.
"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
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21/06/20
07/02/14
02/01/14
[ritratti inutili] Turi Pappalardo
A me che quando mi hanno eletto non ci volevo credere che io lavevo fatto per fare un favore a un amico mi ha fatto sempre schifo la politica. Tutti mangiatari che bisogna levarci anche le mutande che ci hanno rubato a questi farabbutti e io così ci ho detto ai miei compaesani che loro erano stanchi come a me e mi hanno votato. Ora sono assittato da un mese in questo posto e non è che ci abbia capito ancora assai. Che questi la fanno difficile e ci sono regole e norme e trucchi che appena ti furii ti futtunu. E tu non te ne sei neanche accorto.
Cè uno della vecchia giunta che mi telefona ogni giorno e mi fa i complimenti e mi suggerisce le cose anche se a quelli della sua parte ci fanno danno.
"Vedi Turi io sono stato sempre a favore del nuovo. E' che non posso ora, non posso. Non si sputa nel piatto in cui si è mangiato"
"Visto che lo dici macari tu? E' ora di finirla!"
"Giusto Turi, giusto. Per questo ti voglio aiutare"
"Dillo ca ti scanti. Ieri vi abbiamo fatto cadere il piano regolatore"
"Non siete stati voi Turi. C'era chi voleva fare il furbo"
"Sì! Sì! Cuntaccilla a Tofulu. Siete tutti morti"
"Ah! Ah! Ah! Allora stai parlando con un fantasma?!
"Che centra! Vi abbiamo circondato"
"Ok! Ok! Senti... voglio aiutarti ancora. Tu però non fare il mio nome"
"Sintemu"
"Domani cè la seconda votazione. Devi dire ai tuoi di aspettare. Qualcuno mi chiamerà fuori dal centro, dal partito a Roma. Se siete bravi mancherà il numero legale..."
"E tu? Chi ci varagni?"
"Io? La tua stima Turi. La tua fiducia. Magari quando sarete voi a comandare ti ricorderai di questo tuo vecchio amico segreto"
"Viremu. Viremu. Intanto ciao che devo chiudere ora"
Alla riunione li abbiamo fermati a quegli stronzi. Che loro hanno dovuto cambiare tutto e il giorno dopo hanno approvato una cosa tutta diversa. Ormai ci stiamo dietro. Lo devono capire che se ne devono andare. Il mio amico continua a telefonarmi. Ora è diventato segretario e mi ha fatto trovare un cellulare nuovo tutto rosso sotto allalbero dellufficio. Non cera il nome ma io lo so che è stato lui. Che io non lo volevo. Che a me non mi compra nessuno.
A mia moglie invece ci è piaciuto. Io lavevo portato a casa come prova. Per farlo vedere agli altri del movimento.
"E questo di chi è?" mi ha chiesto lei.
"E' un regalo per te" ci ho risposto e dopo ci siamo baciati.
Scritto per l'EDS rosso come il peccato proposto da La Donna Camel
Partecipano:
- Melusina con Gloria mundi
- Gordon Comstock con Il peccato più grande
- Fulvia con Biancaneve
- Melusina con Red Velvet
- Hombre con Present continuous
- Angela con Pensiero stupendo - trilogia
- Gabriele con Cave cave deus videt
- La Donna Camèl con Vedo rosso
- Melusina con L'amore ai tempi dei nonni
- Pendolante con La confessione
- Melusina con Mille papaveri rossi
- Gabriele con Pesci bianchi, pesci rossi
- Michela con Apple
- Pendolante con Generazioni
- Lillina con Iago
- Cielo con il pantone, altro che rosso
- Calikanto con Tabarin
- Hombre con nove primi venerdì
- Melusina con I salami della Beppina
- La Donna Camèl con La casa rossa
- Leuconoe con Sogno di un pomeriggio di mezzo autunno
- Il Pendolo con Il treno rivelatore
Cè uno della vecchia giunta che mi telefona ogni giorno e mi fa i complimenti e mi suggerisce le cose anche se a quelli della sua parte ci fanno danno.
"Vedi Turi io sono stato sempre a favore del nuovo. E' che non posso ora, non posso. Non si sputa nel piatto in cui si è mangiato"
"Visto che lo dici macari tu? E' ora di finirla!"
"Giusto Turi, giusto. Per questo ti voglio aiutare"
"Dillo ca ti scanti. Ieri vi abbiamo fatto cadere il piano regolatore"
"Non siete stati voi Turi. C'era chi voleva fare il furbo"
"Sì! Sì! Cuntaccilla a Tofulu. Siete tutti morti"
"Ah! Ah! Ah! Allora stai parlando con un fantasma?!
"Che centra! Vi abbiamo circondato"
"Ok! Ok! Senti... voglio aiutarti ancora. Tu però non fare il mio nome"
"Sintemu"
"Domani cè la seconda votazione. Devi dire ai tuoi di aspettare. Qualcuno mi chiamerà fuori dal centro, dal partito a Roma. Se siete bravi mancherà il numero legale..."
"E tu? Chi ci varagni?"
"Io? La tua stima Turi. La tua fiducia. Magari quando sarete voi a comandare ti ricorderai di questo tuo vecchio amico segreto"
"Viremu. Viremu. Intanto ciao che devo chiudere ora"
Alla riunione li abbiamo fermati a quegli stronzi. Che loro hanno dovuto cambiare tutto e il giorno dopo hanno approvato una cosa tutta diversa. Ormai ci stiamo dietro. Lo devono capire che se ne devono andare. Il mio amico continua a telefonarmi. Ora è diventato segretario e mi ha fatto trovare un cellulare nuovo tutto rosso sotto allalbero dellufficio. Non cera il nome ma io lo so che è stato lui. Che io non lo volevo. Che a me non mi compra nessuno.
A mia moglie invece ci è piaciuto. Io lavevo portato a casa come prova. Per farlo vedere agli altri del movimento.
"E questo di chi è?" mi ha chiesto lei.
"E' un regalo per te" ci ho risposto e dopo ci siamo baciati.
Scritto per l'EDS rosso come il peccato proposto da La Donna Camel
Partecipano:
- Melusina con Gloria mundi
- Gordon Comstock con Il peccato più grande
- Fulvia con Biancaneve
- Melusina con Red Velvet
- Hombre con Present continuous
- Angela con Pensiero stupendo - trilogia
- Gabriele con Cave cave deus videt
- La Donna Camèl con Vedo rosso
- Melusina con L'amore ai tempi dei nonni
- Pendolante con La confessione
- Melusina con Mille papaveri rossi
- Gabriele con Pesci bianchi, pesci rossi
- Michela con Apple
- Pendolante con Generazioni
- Lillina con Iago
- Cielo con il pantone, altro che rosso
- Calikanto con Tabarin
- Hombre con nove primi venerdì
- Melusina con I salami della Beppina
- La Donna Camèl con La casa rossa
- Leuconoe con Sogno di un pomeriggio di mezzo autunno
- Il Pendolo con Il treno rivelatore
01/01/14
[ritratti inutili] Lisa Borletti
Lisa Borletti sa benissimo che quella non è la sua casa, che quello non è il suo letto, che lui non è il suo uomo, eppure continua a non curarsene che questi non son certo pensieri da far venire in testa mentre si sta per scopare: sì, perché Lisa Borletti in questo momento è impegnata in quelli che le riviste chiamano "preliminari dell'atto amoroso". Preliminari che, a giudicare dal rossetto rosso che segna la pelle dell’uomo, dai mugolii che ne disegnano la voce, la vedono garbata protagonista.
Tutto è iniziato la mattina, nell'attimo esatto in cui la curiosa suoneria dello smartphone appena regalato al marito ha annunciato l'arrivo di un messaggio.
"Quel coglione lo ha dimenticato nuovamente a casa!" ha pensato la signora Lisa prima di lasciare le proprie impronte digitali sul vetro ancora privo di graffi.
Il signor Carlo è nudo alle spalle di una donna, nuda anche lei. Avvenente, si direbbe.
"Sarà almeno una quarta" pensa Lisa confrontando subito quell'immagine con il seno un po' calante che le sagoma la t-shirt.
Poco sotto la foto un “sei stato fantastico”, accompagnato da un cuore, la sorprende parecchio.
“Fantastico? Carlo?” pensa, e allora riguarda quell’uomo e sì, il ventre è proprio quello di suo marito e le spalle e le mani e il volto, anche.
Lisa Borletti poggia il telefono e continua a spolverare che i ragazzi ritornano tra poco e ci sarebbe anche da pensare al cenone.
"Oggi esco" dice a tavola decisa.
"Vai al super?" bofonchia Francesco.
Mastica ancora la carne appena portata alla bocca, poi pulisce le labbra con il bordo della tovaglia prima di alzarsi per dirigersi verso la propria stanza.
“Francesco quante volte ti ho detto…” inizia a urlargli dietro il padre interrotto dalla voce del ragazzo.
“Ma’! Se vai al super, mi compreresti un pacco di quadernoni?”
“E tu non gli dici niente?”
Lo sguardo di Carlo cerca gli occhi della madre, ma lei ha già iniziato a raccogliere i piatti e solo sussurra:
“No. Non non vado al supermercato”.
Quando ha iniziato a prepararsi Clara l'ha guardata sorpresa.
“Ma dove vai, mamma?”
“Esco”
“Sì. Lo vedo che esci, ma dove vai?”
“Già, dove vado?” pensa tra sé e sé Lisa ma poi si ricorda di un vecchio invito di Letizia, l'unica amica che le è rimasta. “Vieni con me al Colibrì?” “Quel Colibrì?” “Certo! Perchè no?” “Lo sai cosa si dice di quel posto”
“E allora? Mi hanno detto che è carino”. Poi non se n'era fatto nulla, però.
“Vado in giro” dice alla figlia e sono appena le quattro quando parte con l'auto di famiglia, quella dei grandi viaggi mai fatti, quella delle grosse spese.
“Ma che sto facendo?” improvvisamente si trova a pensare.
“Che sto facendo? Non me ne frega nulla di lui. Sono anni che non mi interessa più. Che non ci cerchiamo più”
Eppure Lisa continua a pensarci, e lo sguardo si ferma sulla bottiglia di olio essenziale appesa allo specchio retrovisore interno che le ha regalato la figlia, sul libro dimenticato da Francesco sul sedile accanto.
“Tutto suo padre!” pensa lei e non si accorge di essere già sulle prime salite. Lontana dalla città, dal Colibrì, da casa sua.
Si ferma al secondo paesino che incontra; deve andare in bagno e poi ha voglia di un caffè, di una sigaretta.
Scritto per l'EDS rosso come il peccato proposto da La Donna Camel
Partecipano:
- Melusina con Gloria mundi
- Gordon Comstock con Il peccato più grande
- Fulvia con Biancaneve
- Melusina con Red Velvet
- Hombre con Present continuous
- Angela con Pensiero stupendo - trilogia
- Gabriele con Cave cave deus videt
- La Donna Camèl con Vedo rosso
- Melusina con L'amore ai tempi dei nonni
- Pendolante con La confessione
- Melusina con Mille papaveri rossi
- Gabriele con Pesci bianchi, pesci rossi
- Michela con Apple
- Pendolante con Generazioni
- Lillina con Iago
- Cielo con il pantone, altro che rosso
- Calikanto con Tabarin
- Hombre con nove primi venerdì
- Melusina con I salami della Beppina
- La Donna Camèl con La casa rossa
- Leuconoe con Sogno di un pomeriggio di mezzo autunno
- Il Pendolo con Il treno rivelatore
Tutto è iniziato la mattina, nell'attimo esatto in cui la curiosa suoneria dello smartphone appena regalato al marito ha annunciato l'arrivo di un messaggio.
"Quel coglione lo ha dimenticato nuovamente a casa!" ha pensato la signora Lisa prima di lasciare le proprie impronte digitali sul vetro ancora privo di graffi.
Il signor Carlo è nudo alle spalle di una donna, nuda anche lei. Avvenente, si direbbe.
"Sarà almeno una quarta" pensa Lisa confrontando subito quell'immagine con il seno un po' calante che le sagoma la t-shirt.
Poco sotto la foto un “sei stato fantastico”, accompagnato da un cuore, la sorprende parecchio.
“Fantastico? Carlo?” pensa, e allora riguarda quell’uomo e sì, il ventre è proprio quello di suo marito e le spalle e le mani e il volto, anche.
Lisa Borletti poggia il telefono e continua a spolverare che i ragazzi ritornano tra poco e ci sarebbe anche da pensare al cenone.
"Oggi esco" dice a tavola decisa.
"Vai al super?" bofonchia Francesco.
Mastica ancora la carne appena portata alla bocca, poi pulisce le labbra con il bordo della tovaglia prima di alzarsi per dirigersi verso la propria stanza.
“Francesco quante volte ti ho detto…” inizia a urlargli dietro il padre interrotto dalla voce del ragazzo.
“Ma’! Se vai al super, mi compreresti un pacco di quadernoni?”
“E tu non gli dici niente?”
Lo sguardo di Carlo cerca gli occhi della madre, ma lei ha già iniziato a raccogliere i piatti e solo sussurra:
“No. Non non vado al supermercato”.
Quando ha iniziato a prepararsi Clara l'ha guardata sorpresa.
“Ma dove vai, mamma?”
“Esco”
“Sì. Lo vedo che esci, ma dove vai?”
“Già, dove vado?” pensa tra sé e sé Lisa ma poi si ricorda di un vecchio invito di Letizia, l'unica amica che le è rimasta. “Vieni con me al Colibrì?” “Quel Colibrì?” “Certo! Perchè no?” “Lo sai cosa si dice di quel posto”
“E allora? Mi hanno detto che è carino”. Poi non se n'era fatto nulla, però.
“Vado in giro” dice alla figlia e sono appena le quattro quando parte con l'auto di famiglia, quella dei grandi viaggi mai fatti, quella delle grosse spese.
“Ma che sto facendo?” improvvisamente si trova a pensare.
“Che sto facendo? Non me ne frega nulla di lui. Sono anni che non mi interessa più. Che non ci cerchiamo più”
Eppure Lisa continua a pensarci, e lo sguardo si ferma sulla bottiglia di olio essenziale appesa allo specchio retrovisore interno che le ha regalato la figlia, sul libro dimenticato da Francesco sul sedile accanto.
“Tutto suo padre!” pensa lei e non si accorge di essere già sulle prime salite. Lontana dalla città, dal Colibrì, da casa sua.
Si ferma al secondo paesino che incontra; deve andare in bagno e poi ha voglia di un caffè, di una sigaretta.
Scritto per l'EDS rosso come il peccato proposto da La Donna Camel
Partecipano:
- Melusina con Gloria mundi
- Gordon Comstock con Il peccato più grande
- Fulvia con Biancaneve
- Melusina con Red Velvet
- Hombre con Present continuous
- Angela con Pensiero stupendo - trilogia
- Gabriele con Cave cave deus videt
- La Donna Camèl con Vedo rosso
- Melusina con L'amore ai tempi dei nonni
- Pendolante con La confessione
- Melusina con Mille papaveri rossi
- Gabriele con Pesci bianchi, pesci rossi
- Michela con Apple
- Pendolante con Generazioni
- Lillina con Iago
- Cielo con il pantone, altro che rosso
- Calikanto con Tabarin
- Hombre con nove primi venerdì
- Melusina con I salami della Beppina
- La Donna Camèl con La casa rossa
- Leuconoe con Sogno di un pomeriggio di mezzo autunno
- Il Pendolo con Il treno rivelatore
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