Ora che ci sono vicino lo comincio a vedere come funziona con le malatie che prima non ci davo tanta importanza anche se le cose le vedevo e le sentivo.
Ora che ci sono vicino li osservo con attenzione e li ascolto chiossai che non manca assai ormai anche per me e quello è il mio futuro.
Ora che ci sono vicino penso che non fanno così paura o ribrezzo o pietà. No. Sembrano come a me. Come agli altri.
Ora che ci sono vicino mi accorgo che lunici di loro che cianno rispetto sono quelli che hanno il potere. Che degli altri invece uno se ne può approfittare. Che tanto.
Ora che ci sono vicino in questo paese tutti parlano del nuovo che lo so che sono parole e che quelli ca cuntunu se va bene sono nati che ancora eravamo a metà del secolo scorso. Però gli altri. Gli altri.
Ora che ci sono vicino guardo che mi scanto di quelle notizie delle case di riposo e arriro invece quanto la cassiera del bar dice che beppe grillo macari ca ciavi 65 anni è quello che ha i capelli più belli di tutti e che poi ce l'ha mossi e che lei se celavesse lei i capelli come beppe grillo non ciavissi bisogno di farisi la permanente.
Ora che ci sono vicino mi accorgo che le cose cangiano sempre fuori ma solo per rimanere le stesse dentro.
"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
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10/03/13
07/03/13
7 marzo 2013
Oggi mi siddiava leggiri le solite minchiate e accussì mentre aspettavavo il caffè al bar che ne ho trovato uno che lo fa vicino casa e spatti bonu assai locchio mi cascau nel giornale sopra a una figura che poi era un quadro bellissimo.
Io non lo so chi è questo pittore che lha dipinta che anche se lho letto il nome non me lo ricordo ma quella carusa vutata ca ti talia è un piacere per gli occhi che se già è così sopra a un fogghio penso che mi piacerebbe taliarla appesa a una parete.
Questa carusa dicevo ciavi un turbante e una goccgia di luce nellorecchio che dovrebbe essere una perla che accussì si chiama il quadro. Ma a me quello che mi ha colpito e che subito ho pensato che taliava come a chi è gia rassegnata ma continua a sperare. Come a un agnidduzzu già pronto per pasqua.
06/03/13
6 marzo 2013
Sinni iu nella campagna e sabbruciau. Dice che lavevano lincenziato. Che cera morta la sorella. E certo la mente è come un filu di capiddu che me lo hanno ripetuto tante volte questa cosa e tante cose ho visto che ci credo ormai.
Ma come si fa però? Come è che la gente sabbrucia si spara si ietta dalla finestra si chiuri a moriri intra a una machina? E io lo so come ci si sente quando ti manca u travagghiu. Quando lanni passanu e uno si sente sempri chiu vecchiu. Quando ti pare che non cè più alternativa. La cosa è che a picca a picca ti senti tu il colpevole e se quello non ti pigghia e se la ditta non ti assume e se nessuno ti risponde è solo colpa tua. Che tu non sei stato capace. Che tu sei sbagghiato. Certo cè macari chi si sfoga che la colpa è di tutti gli altri. Di quelli fuori. Che il mondo ce la con te. Ma poi alla fine non penso che cè tanta differenza che tutti e due sono uno sfogo e una sconfitta.
Sinni iu nella campagna e sabbruciau. E nel frattempo cè cu fa luomo mascherato. Chi si presenta con nome e cognome alla televisioni come su facissi i provini e invece è il mio deputato è il mio senatore e io lascuto e penso che poco ci manca che dice "sono contento di essere arrivato uno" e "ciao mamma". Chi assicuta processi. Chi parra e parra e non dice quello che veramente sarebbe bello utile sentire.
Massetto e astuto la luce. Dumani cè a spisa da fare.
Ma come si fa però? Come è che la gente sabbrucia si spara si ietta dalla finestra si chiuri a moriri intra a una machina? E io lo so come ci si sente quando ti manca u travagghiu. Quando lanni passanu e uno si sente sempri chiu vecchiu. Quando ti pare che non cè più alternativa. La cosa è che a picca a picca ti senti tu il colpevole e se quello non ti pigghia e se la ditta non ti assume e se nessuno ti risponde è solo colpa tua. Che tu non sei stato capace. Che tu sei sbagghiato. Certo cè macari chi si sfoga che la colpa è di tutti gli altri. Di quelli fuori. Che il mondo ce la con te. Ma poi alla fine non penso che cè tanta differenza che tutti e due sono uno sfogo e una sconfitta.
Sinni iu nella campagna e sabbruciau. E nel frattempo cè cu fa luomo mascherato. Chi si presenta con nome e cognome alla televisioni come su facissi i provini e invece è il mio deputato è il mio senatore e io lascuto e penso che poco ci manca che dice "sono contento di essere arrivato uno" e "ciao mamma". Chi assicuta processi. Chi parra e parra e non dice quello che veramente sarebbe bello utile sentire.
Massetto e astuto la luce. Dumani cè a spisa da fare.
05/03/13
5 marzo 2013
Oggi mentre accattavo il pane del supermercato che cè l'offerta e una pagnotta la paghi solo un euro si avvicinò a mia un vicchiareddo e nelle mani ciaveva tanti bigliettini come i santini della chiesa.
Ora io non è che non credo a nenti però mi da fastidio fermarmi a parlare con chi crede troppo e allora mi stavo spostando che non mi andava nemmeno di fare u malarucato e non rispondere se quello mi chiedeva qualche cosa. Invece lui era più muto di me e più svelto e mi mise solo nelle mani questa figurina che io quella faccia lavevo vista già qualche volta e se ne restò poi fermo ad aspettare qualche altro.
Dopo avere pagato alla cassa che mi accattai anche le mozzarelle tre per due mi ricordai di quella faccia. Era Stalin. Quello della città della guerra nel paese che a tempi di fame si mangiavano macari i picciriddi.
Dietro alla foto cera la data di nascita e di morte che oggi erano passati sessanta anni.
A mia mi vinni la curiosità e ciò voluto guardare dentro nel computer chi era chistu. E tutti ne parlavano male e pochissimi bene e però poi ho visto i funerali e quello che era successo in quella città con i nazisti e anche tutto quello che avevano inventato negli anni prima contro quel paese e allora la confusione è rimasta.
Che tutti a noi ignoranti ci possono dire tutto. Comu fici iddu. E comu ficiru gli altri.
Ora io non è che non credo a nenti però mi da fastidio fermarmi a parlare con chi crede troppo e allora mi stavo spostando che non mi andava nemmeno di fare u malarucato e non rispondere se quello mi chiedeva qualche cosa. Invece lui era più muto di me e più svelto e mi mise solo nelle mani questa figurina che io quella faccia lavevo vista già qualche volta e se ne restò poi fermo ad aspettare qualche altro.
Dopo avere pagato alla cassa che mi accattai anche le mozzarelle tre per due mi ricordai di quella faccia. Era Stalin. Quello della città della guerra nel paese che a tempi di fame si mangiavano macari i picciriddi.
Dietro alla foto cera la data di nascita e di morte che oggi erano passati sessanta anni.
A mia mi vinni la curiosità e ciò voluto guardare dentro nel computer chi era chistu. E tutti ne parlavano male e pochissimi bene e però poi ho visto i funerali e quello che era successo in quella città con i nazisti e anche tutto quello che avevano inventato negli anni prima contro quel paese e allora la confusione è rimasta.
Che tutti a noi ignoranti ci possono dire tutto. Comu fici iddu. E comu ficiru gli altri.
04/03/13
4 marzo 2013
1.426 e questo numero è l'unica cosa che ricordo che nel giornale poi cerano i numeri dei miliardi ma quelli erano troppo assai pimmia che non ciarrivo neanche con la fantasia.
1.426 è come un paese di campagna di quelli sperduti e forse ci dovrebbero andare questi a passarici la vicchiania mangiando cipuddi e angiovi e olio e pani di casa che a loro non ci facissi mancari nenti che io non ammazzassi a nuddu.
1.426 e solo a dirlo cè chi dice ca sì comunista che chisti bisogna rispettarli perchè danno da mangiari a tanta genti. Forse è vero. Forse però è più vero che tanta genti ci runa da mangiare a loro.
1.426 è come un paese di campagna di quelli sperduti e forse ci dovrebbero andare questi a passarici la vicchiania mangiando cipuddi e angiovi e olio e pani di casa che a loro non ci facissi mancari nenti che io non ammazzassi a nuddu.
1.426 e solo a dirlo cè chi dice ca sì comunista che chisti bisogna rispettarli perchè danno da mangiari a tanta genti. Forse è vero. Forse però è più vero che tanta genti ci runa da mangiare a loro.
03/03/13
3 marzo 2013
Cera un film quando ero nico che lo facevano spesso che uno ciarrubavano una bicicletta e quello andava in giro a cercarla che ci serviva per lavorare. E di biciclette cenerano tante nei vecchi film che la usavano i ladri e i carabbineri e gli operai quando uscivano dalle fabbriche e le donne per spostarsi nelle città. E certo cerano meno machine che si usavano anche i tram e cera un film bellissimo che raccontava la storia di un tramviere era con Fabrizi e dentro cera un po' tutto. Il gioco. Lingiustizia. Lorgoglio del lavoro. Insomma di biciclette cenerano tante che poi arrivò la cinquecento a cambiali e la centoventotto per fare le corse e la machina di diabolic e le prime giapponesi e le gippi e i bestioni che ci sono ora nelle strade. Le biciclette però non sono scomparse e anzi oggi ho letto che stanno aumentando che non si sa se è la povertà oppure che siamo più ecologisti però ce ne sono chiossai in giro e io anche cè ne ho una da quando vivo qua che mi piace prenderla per andare al centro. Ieri che lho presa mi sono accorto che ciaveva una ruota scoppia e allora lho posata e sono andato a piedi che mi piace macari chiossai.
02/03/13
2 marzo 2013
Oggi mi cucinai le cose come le fanno qui per risparmiare tempo. Al supermercato mero accattato una confezione di aluzze di pollo che erano in offerta e con due euro cera la vaschetta piena solo che non mi andava di farimi il brodino che era tardi e accussì mi pigghiai una di quelle buste di prastica che avevo visto alla televisioni che era in offerta anche quella anche se cinquanta centesimi per un sacchetto mi passi assai. Comunque arrivato a casa ci infilai il pollo in quella busta e la misi nel forno che dopo unora quando lho aperta cera ciauro in tutta la stanza. Anche il sapore non era male e il vino calau tranquillo fino a fine pasto.
Non ciavevo vogghia di lavari i pusati però e allora mi misi nel divano a vedere un po' di televisione che facevano le solite minchiate del pomeriggio. Insomma erò lì quando mi addummiscii che a me mi capita sempre dopo cinque minuti che prima chiudo un occhio e poi laltro e alla fine tutti rui.
Nel sonno mi è capitato di sognare e ceravamo io e lei e allimprovviso tutto era buio e noi abbiamo iniziato a cascare a cascare e mentre succedeva lei mi guardava che sorrideva come una picciridda che non sa cosa sta succedendo e però ha fiducia nei grandi e io la abbracciavo e la guardavo e poi le dicevo:
"Guarda sembra come nel filmi di Alice"
"E' un libro" rispondeva lei e io accalavo la testa che voleva dire sì e ci pigghiavo la mano e questa discesa non finiva più solo che poi è arrivato come un colpo di tosse un fischio e allora mi sono svegliato che cera il caffè sopra e io me lero dimenticato.
Ora non lo so che cosa significa questo sogno che ci fosse stata la signora Nunzia del lotto me lo avrebbe smorfiato di sicuro però poi pensandoci credo che è successo perchè ho sentito una cosa strana astamatina. Una cosa dellamericani. La storia di uno che sinni calau allinferno mentre dormiva nella sua stanza e io sono contento che non è successo a noi.
Non ciavevo vogghia di lavari i pusati però e allora mi misi nel divano a vedere un po' di televisione che facevano le solite minchiate del pomeriggio. Insomma erò lì quando mi addummiscii che a me mi capita sempre dopo cinque minuti che prima chiudo un occhio e poi laltro e alla fine tutti rui.
Nel sonno mi è capitato di sognare e ceravamo io e lei e allimprovviso tutto era buio e noi abbiamo iniziato a cascare a cascare e mentre succedeva lei mi guardava che sorrideva come una picciridda che non sa cosa sta succedendo e però ha fiducia nei grandi e io la abbracciavo e la guardavo e poi le dicevo:
"Guarda sembra come nel filmi di Alice"
"E' un libro" rispondeva lei e io accalavo la testa che voleva dire sì e ci pigghiavo la mano e questa discesa non finiva più solo che poi è arrivato come un colpo di tosse un fischio e allora mi sono svegliato che cera il caffè sopra e io me lero dimenticato.
Ora non lo so che cosa significa questo sogno che ci fosse stata la signora Nunzia del lotto me lo avrebbe smorfiato di sicuro però poi pensandoci credo che è successo perchè ho sentito una cosa strana astamatina. Una cosa dellamericani. La storia di uno che sinni calau allinferno mentre dormiva nella sua stanza e io sono contento che non è successo a noi.
01/03/13
1 marzo 2013
Oggi mossi Dalla. Cioè non è oggi la data che quello è morto un anno fa ma oggi lho sentito tutto il giorno alla radio e alla televisione perciò lo dico che oggi mossi Dalla.
Io non lo so se mi piacevano le sue canzoni perchè sì sul momento mi piaceva ascoltarle e le cantavo pure ma poi non lo so se è stato più lo stesso il piacere o solo la memoria che quello succede anche con le canzoni di Morandi o Ranieri tanto per dire. E allora mi sono messo a ricordare bene che anche io volevo fare un elenco e certo cera quella di lui che era gesù bambino e laltra di quello che scrive allamico oppure i due carusiddi che si tenevano per mano ma io mi ricordavo di più quella dei cartoni animati che quando cera alla televisioni per me era una magia. Poi unaltra che ricordo a me mi piaceva assai e che pensandoci ora forse è stata come un segno della mia vita futura è quella della città che non si vireva. Ecco questa mi piaceva veramente anche se non lo so dire perchè. Certo che però non si sente assai alla radio o alla televisioni. Io forse lo conosco il motivo. E' che una volta ho sentito dire che lha scritta un poeta e i poeti si sa non li ascolta mai nessuno.
Io non lo so se mi piacevano le sue canzoni perchè sì sul momento mi piaceva ascoltarle e le cantavo pure ma poi non lo so se è stato più lo stesso il piacere o solo la memoria che quello succede anche con le canzoni di Morandi o Ranieri tanto per dire. E allora mi sono messo a ricordare bene che anche io volevo fare un elenco e certo cera quella di lui che era gesù bambino e laltra di quello che scrive allamico oppure i due carusiddi che si tenevano per mano ma io mi ricordavo di più quella dei cartoni animati che quando cera alla televisioni per me era una magia. Poi unaltra che ricordo a me mi piaceva assai e che pensandoci ora forse è stata come un segno della mia vita futura è quella della città che non si vireva. Ecco questa mi piaceva veramente anche se non lo so dire perchè. Certo che però non si sente assai alla radio o alla televisioni. Io forse lo conosco il motivo. E' che una volta ho sentito dire che lha scritta un poeta e i poeti si sa non li ascolta mai nessuno.
Sono andata viaperché rimanere sempre a Faenzanon è che m’interessasse tropponon puoi sempre rifugiarti nella foresta;e sulla spiaggia del marel’ombra si scioglie, ti fa disperare.Ero una ragazza un po’ nervosama intelligenteperò di calcio non capivo niente.Per questo non mi sono sposata, no.Ma io guardavo il mondo piangendo,perché ero contenta,perché ero contenta, perché ero contenta!‒ Ieri la città si vedeva a malapenaoggi la città si vede tutta intera.Ieri il mare si scuoteva da fare penaoggi il mare ha la barba tutta nera.Gli elaboratori hanno per sortedi aiutare l’uomo a vincere la morte.Infatti se il vento dell’inquinamentotende a salire lo aiutano a morire.E aiutano anche l’amministrazionepatrimonio forestale in distruzione.Verrò, verrò, è fuori discussioneperché qualcosadeve pure accadere.In giro c’è molta rivoluzionetu sballi sempre tuttoe soprattutto non mi dai attenzione.Non vedi, tu non vedicome il mondo sembra brutto?Però posso incontrati?Posso vederti? Posso rivederti?In un giorno della settimana?Anche se abiti in una città lontana.‒ L’uomo, l’uomo, l’uomo,l’uomo si serve degli elaboratoriper migliorare il mondo in cui si vive.Percentuali di particelle solidepresenti nell’atmosfera;tutti i dati raccoltisono trasmessi all’elaboratore.Sapremo quante volte fare l’amoreo quante volte i fiumiin Italia traboccano.Ma i cittadini di Filadelfiavivono sotto un cielo pulito.Io ti segno a ditoe tu segna pure me. Sono felice.
28/02/13
28 febbraio 2013
E poi unu mori u stisso.
E se travagghi mori nella fabbrica e se non travagghi mori per la fabbrica.
E poi unu mori u stisso.
E quello che resta e il titolo del giornale e il chianto della famigghia.
E poi unu mori u stisso.
E attorno tutti dicono che non ci sono chiu loperai. Che già eri morto prima.
E poi unu mori u stisso.
E alla televisioni si parra di claun e di rivoluzioni di prastica.
E poi unu mori u stisso.
E se non sarà lidea sarà la fame.
E se travagghi mori nella fabbrica e se non travagghi mori per la fabbrica.
E poi unu mori u stisso.
E quello che resta e il titolo del giornale e il chianto della famigghia.
E poi unu mori u stisso.
E attorno tutti dicono che non ci sono chiu loperai. Che già eri morto prima.
E poi unu mori u stisso.
E alla televisioni si parra di claun e di rivoluzioni di prastica.
E poi unu mori u stisso.
E se non sarà lidea sarà la fame.
27/02/13
27 febbraio 2013
Io non lo so se è giusto il mio ragionamento che non mi interesso assai di queste cose però sacciu che se qualcuno che ci voglio bene sta male che di mia mi importa picca io cerco il dottore più giusto e chiedo e mi informo e quando qualcuno mi dice che è bravo voglio vedere il malato come a san tommaso e parrarici se è possibile.
Invece se si presenta u duttureddu stuccu a ucca che se mi va di culo è tutto guadagnato e se non è accussì non posso nemmeno tornare indietro. Magari se sono piccole cose ci do anche fiducia però e può capitare che tra una fiducia e laltra quello impara chiossai e io mi ritrovo a uno che mi salva la vita.
Certo mi incazzo su pavu assai e se non mi fanno la ricevuta mancu ci vaiu chiù anche se a me della fattura non me ne faccio niente.
Eppure vedo la gente che invece dice che ci volunu facce nuove e queste facce manco li conosce che putissuru essiri come a quello che ammutta i muschi arreri u vitru e loro dicono che va bene lo stesso.
Forse è solo che ci vuole fede ed è per questo che io non ci capisco assai che i santi mi stanno simpatici ma loro sono tutti nel paradiso mentre Dio si fà i cazzi sò.
Invece se si presenta u duttureddu stuccu a ucca che se mi va di culo è tutto guadagnato e se non è accussì non posso nemmeno tornare indietro. Magari se sono piccole cose ci do anche fiducia però e può capitare che tra una fiducia e laltra quello impara chiossai e io mi ritrovo a uno che mi salva la vita.
Certo mi incazzo su pavu assai e se non mi fanno la ricevuta mancu ci vaiu chiù anche se a me della fattura non me ne faccio niente.
Eppure vedo la gente che invece dice che ci volunu facce nuove e queste facce manco li conosce che putissuru essiri come a quello che ammutta i muschi arreri u vitru e loro dicono che va bene lo stesso.
Forse è solo che ci vuole fede ed è per questo che io non ci capisco assai che i santi mi stanno simpatici ma loro sono tutti nel paradiso mentre Dio si fà i cazzi sò.
26/02/13
26 febbraio 2013
Io ci sono stato qualche volta allichea che mi sono accattato minchiate per la casa e ci ho mangiato anche che costa poco e uno può dire: Ho mangiato fuori oggi". I mobili no che non sono bravo a montarli e ci ho tentato una volta ma non mi è riuscito bene.
Ecco io ci ho mangiato dicevo e oggi ho scoperto che nelle polpette dellichea cera carne di cavallo e questo sembra che non andava bene perchè loro quelli dellichea non la dicevano questa cosa nella etichetta anche se a me la carne di cavallo piace che la mangiavo sempre quando ero a Catania. Insomma dentro ci mettevano questa carne e anche nelle lasagne dicono che cera un misto strano ma quelle le facevano a Bologna.
Le polpette allichea te le danno con la marmellata e una salsina e sarà per farci cambiare sapore forse oppure è la loro tradizione che quelli vengono da altri paesi e non mangiano come a noi. Io comunque questa cosa non mi sorprende che se vado lì non è che mi aspetto di mangiare cose eccezionali e cè qualcuno in Germania che dice che tutte queste cose che hanno sequestrato o ritirato invece di gettarle potrebbero darle ai poveri che quelli non si curano di quello che mangiano e sarebbe uno spreco. E certo che è vero che ai porci si da tutto prima di scannarli.
Ecco io ci ho mangiato dicevo e oggi ho scoperto che nelle polpette dellichea cera carne di cavallo e questo sembra che non andava bene perchè loro quelli dellichea non la dicevano questa cosa nella etichetta anche se a me la carne di cavallo piace che la mangiavo sempre quando ero a Catania. Insomma dentro ci mettevano questa carne e anche nelle lasagne dicono che cera un misto strano ma quelle le facevano a Bologna.
Le polpette allichea te le danno con la marmellata e una salsina e sarà per farci cambiare sapore forse oppure è la loro tradizione che quelli vengono da altri paesi e non mangiano come a noi. Io comunque questa cosa non mi sorprende che se vado lì non è che mi aspetto di mangiare cose eccezionali e cè qualcuno in Germania che dice che tutte queste cose che hanno sequestrato o ritirato invece di gettarle potrebbero darle ai poveri che quelli non si curano di quello che mangiano e sarebbe uno spreco. E certo che è vero che ai porci si da tutto prima di scannarli.
25/02/13
25 febbraio 2013
Ora succede che addumo la televisione e in un colpo solo scopro che non cè più il governo e il papa e il capo della polizia e allora mi scappa un sorriso che lo so che è per picca questa novità però è bello pensare che per un attimo non cè più nessuno che comanda in questo paese e che ti dice quello che devi fare e che quello che devi fare puoi anche farlo e pensarlo con la tua testa che qualcuno te lha data per quello.
Il guaio è che a essere liberi a pinsarisi liberi ci vole tempo. Anni e anni e storie di famigghia e tradizioni come a esseri poveri insomma che a quello però ci siamo abituati da sempre e anche se ora pari che sta crollando il mondo in fondo è picca ca ciavumu due lire in più nella sacchetta e io me lo ricordo ancora come si fa a risparmiare e a cogghiri lolio sopra il macco. Invece per la libertà non è accussi che ogni tanto qualcuno sè sentito anche libero che a me me lhanno cuntato i nonni questa cosa ma non è che abbia fatto una bella fine oppure cè passata in fretta questa fantasia che è più comodo stari sutta a qualcuno e che insomma poi ci si abitua presto.
Io pinsavo a queste cose questa matina e nel frattempo ero affacciato che continuava a nevicare che sono giorni ormai. Sopra ai rami dellalbero di fronte a casa mia due acidduzzi sbattevano le ali e iniziavano a cuppiari. Come sempre.
Il guaio è che a essere liberi a pinsarisi liberi ci vole tempo. Anni e anni e storie di famigghia e tradizioni come a esseri poveri insomma che a quello però ci siamo abituati da sempre e anche se ora pari che sta crollando il mondo in fondo è picca ca ciavumu due lire in più nella sacchetta e io me lo ricordo ancora come si fa a risparmiare e a cogghiri lolio sopra il macco. Invece per la libertà non è accussi che ogni tanto qualcuno sè sentito anche libero che a me me lhanno cuntato i nonni questa cosa ma non è che abbia fatto una bella fine oppure cè passata in fretta questa fantasia che è più comodo stari sutta a qualcuno e che insomma poi ci si abitua presto.
Io pinsavo a queste cose questa matina e nel frattempo ero affacciato che continuava a nevicare che sono giorni ormai. Sopra ai rami dellalbero di fronte a casa mia due acidduzzi sbattevano le ali e iniziavano a cuppiari. Come sempre.
24/02/13
24 febbraio 2013
Buongiorno. Io mi chiamo Vincenzo e vivo e travagghio a Parma dove ciacchianai un po' di anni fà che invece sono nato a Catania. Non è stata una cosa facile che io ammia mi piaceva la mia città e ciavevo lamici e la famigghia prima ma però cummatteva ogni giorno per la pagnotta e allora ho cercato fuori che qualche cosa ho trovato. Io travagghio dentro a un supermercato che metto le cose nel magazzino e poi le passo nei reparti per venderle. Certo a considerare certe cose mi è andata bene che non sono in fabbrica che allora forse nemmeno qua al nord riuscivo a travagghiare ma insomma.
Io sto scrivendo queste cose che ci pensavo da tempo di farlo. Il fatto è che io di mio parlo poco e allora qua non ci ho tanti amici anzi a dire il vero non cè nho nessuno vero che quelli sono rimasti a Catania e allora Totò che era il mio migliore amico mi ha detto che potevo provare a scrivere prima di diventare pazzo che a lui cè lha consigliato uno del palazzo dove abitavamo e che queste cose che scivevo li potevo mettere in un posto dentro al computer che tutti poi le potevano leggere. E io così ho fatto anche se non mi decidevo mai a iniziare che con le scuole e le lettere non ci sono mai andato daccordo e non lo sapevo che cosa poteva nesciri fora. Insomma volevo iniziare al primo dellanno ma poi mi passau la vogghia e non cenerano tante di date speciali da quel momento. Poi Totò al telefono mi ha detto che quella delle elezioni poteva essere la scusa giusta e io mi sono deciso che per me è importante fare le cose per bene e uno se accumencia qualche cosa ce la deve avere. Una data giusta che poi dice ecco io ho iniziato da questo giorno che cera questo anche per ricordarselo bene se ci capita di parlarne con qualcuno.
Io oggi mi sono svegliato che cera la neve ma anche ieri cera e allora ho pensato che forse è sempre megghio della ciniri niura che cade a Catania e che te la senti addosso quando sei in giro. Ecco però questo non lo dovevo scrivere che era di ieri e io ho iniziato oggi e non lo potevo sapere che allora si vede il trucco.
Insomma oggi ci sono le elezioni e io penso che ci vado. A votare intendo. Alla televisione ho visto che spiegavano cosa devo fare e quella icchisi da qualche parte finirà che insomma magari non serve ma lho sempre fatto. E' che poi non ci vuole assai a capire dove metterlo quel segno che io non ho mai sopportato due specie di persone quelle ca cuntunu minchiate e quelle tipo testimoni di geova ca si chiurunu locchi e ti devono convincere a ogni costo perchè tutti gli altri sono il male. Ecco io lo so dove arriverà la matita e poi come finisce si cunta.
Io sto scrivendo queste cose che ci pensavo da tempo di farlo. Il fatto è che io di mio parlo poco e allora qua non ci ho tanti amici anzi a dire il vero non cè nho nessuno vero che quelli sono rimasti a Catania e allora Totò che era il mio migliore amico mi ha detto che potevo provare a scrivere prima di diventare pazzo che a lui cè lha consigliato uno del palazzo dove abitavamo e che queste cose che scivevo li potevo mettere in un posto dentro al computer che tutti poi le potevano leggere. E io così ho fatto anche se non mi decidevo mai a iniziare che con le scuole e le lettere non ci sono mai andato daccordo e non lo sapevo che cosa poteva nesciri fora. Insomma volevo iniziare al primo dellanno ma poi mi passau la vogghia e non cenerano tante di date speciali da quel momento. Poi Totò al telefono mi ha detto che quella delle elezioni poteva essere la scusa giusta e io mi sono deciso che per me è importante fare le cose per bene e uno se accumencia qualche cosa ce la deve avere. Una data giusta che poi dice ecco io ho iniziato da questo giorno che cera questo anche per ricordarselo bene se ci capita di parlarne con qualcuno.
Io oggi mi sono svegliato che cera la neve ma anche ieri cera e allora ho pensato che forse è sempre megghio della ciniri niura che cade a Catania e che te la senti addosso quando sei in giro. Ecco però questo non lo dovevo scrivere che era di ieri e io ho iniziato oggi e non lo potevo sapere che allora si vede il trucco.
Insomma oggi ci sono le elezioni e io penso che ci vado. A votare intendo. Alla televisione ho visto che spiegavano cosa devo fare e quella icchisi da qualche parte finirà che insomma magari non serve ma lho sempre fatto. E' che poi non ci vuole assai a capire dove metterlo quel segno che io non ho mai sopportato due specie di persone quelle ca cuntunu minchiate e quelle tipo testimoni di geova ca si chiurunu locchi e ti devono convincere a ogni costo perchè tutti gli altri sono il male. Ecco io lo so dove arriverà la matita e poi come finisce si cunta.
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