Io non lo so se mi piacevano le sue canzoni perchè sì sul momento mi piaceva ascoltarle e le cantavo pure ma poi non lo so se è stato più lo stesso il piacere o solo la memoria che quello succede anche con le canzoni di Morandi o Ranieri tanto per dire. E allora mi sono messo a ricordare bene che anche io volevo fare un elenco e certo cera quella di lui che era gesù bambino e laltra di quello che scrive allamico oppure i due carusiddi che si tenevano per mano ma io mi ricordavo di più quella dei cartoni animati che quando cera alla televisioni per me era una magia. Poi unaltra che ricordo a me mi piaceva assai e che pensandoci ora forse è stata come un segno della mia vita futura è quella della città che non si vireva. Ecco questa mi piaceva veramente anche se non lo so dire perchè. Certo che però non si sente assai alla radio o alla televisioni. Io forse lo conosco il motivo. E' che una volta ho sentito dire che lha scritta un poeta e i poeti si sa non li ascolta mai nessuno.
Sono andata viaperché rimanere sempre a Faenzanon è che m’interessasse tropponon puoi sempre rifugiarti nella foresta;e sulla spiaggia del marel’ombra si scioglie, ti fa disperare.Ero una ragazza un po’ nervosama intelligenteperò di calcio non capivo niente.Per questo non mi sono sposata, no.Ma io guardavo il mondo piangendo,perché ero contenta,perché ero contenta, perché ero contenta!‒ Ieri la città si vedeva a malapenaoggi la città si vede tutta intera.Ieri il mare si scuoteva da fare penaoggi il mare ha la barba tutta nera.Gli elaboratori hanno per sortedi aiutare l’uomo a vincere la morte.Infatti se il vento dell’inquinamentotende a salire lo aiutano a morire.E aiutano anche l’amministrazionepatrimonio forestale in distruzione.Verrò, verrò, è fuori discussioneperché qualcosadeve pure accadere.In giro c’è molta rivoluzionetu sballi sempre tuttoe soprattutto non mi dai attenzione.Non vedi, tu non vedicome il mondo sembra brutto?Però posso incontrati?Posso vederti? Posso rivederti?In un giorno della settimana?Anche se abiti in una città lontana.‒ L’uomo, l’uomo, l’uomo,l’uomo si serve degli elaboratoriper migliorare il mondo in cui si vive.Percentuali di particelle solidepresenti nell’atmosfera;tutti i dati raccoltisono trasmessi all’elaboratore.Sapremo quante volte fare l’amoreo quante volte i fiumiin Italia traboccano.Ma i cittadini di Filadelfiavivono sotto un cielo pulito.Io ti segno a ditoe tu segna pure me. Sono felice.
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