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05/07/15

Cocker, dolci e inviti



     Siamo già a giovedì. Era da tempo che Michele non prendeva in considerazione il passare dei giorni. Ora invece si ritrova a pensare che questo è il suo quarto giorno di lavoro per cui non può che essere giovedì.  Domani concluderà la prima settimana e poi ce ne sarà una seconda prima di finire. Buffo considerare le cose così. Segnare i propri giorni in base a qualcosa di esterno a noi, determinato da altri. Non poter decidere a seconda del proprio umore. Perché oggi proprio non andrebbe a Michele di andare a sedersi in mezzo a sconosciuti. Non ha notizie di Giulia dalla notte prima e invece… ecco, invece vorrebbe stare con lei. Magari andare al cinema, ascoltare musica insieme, fare l’amore. Oppure incontrare gli amici, una partita a Risiko, bere insieme. Al limite riempirsi di dolci da solo. No, non ha voglia di andare in uno stupido bar.
Prepara un piatto di penne per il pranzo, riscalda anche della salsa di pomodoro e poi mischia il tutto nella stessa pentola mangiando da lì. Riprova a telefonare ma anche questa volta senza successo, allora mette su Joe Cocker e si sdraia sul divano a leggere. Tiene il libro quasi sul viso con una sola mano, l’altra è sotto la testa a fare da rinforzo al cuscino mentre le gambe, leggermente piegate, poggiano sulla spalliera. A terra una birra aperta e nel corpo una stanchezza improvvisa. Ogni tanto chiude gli occhi fin quando non si addormenta con il libro poggiato sul viso. Dura poco che subito inizia a sudare. Mentre sposta il libro a terra per potersi sistemare meglio e dormire da quello cade il biglietto con il numero di telefono di Gilda. Michele lo prende, si stiracchia un po’ poi decide di chiamarla anche se non sa bene perché.
“Pronto, Gilda?”
“Sì?”
La voce è come la ricordava, ma ora non sa più che dire. Michele si è già pentito di aver chiamato e poi non si è neanche presentato quando lei si è seduta accanto a lui. Supera l’imbarazzo e continua ché ormai non avrebbe senso chiudere.
“Ciao, io sono Michele, non so se ti ricordi ci siamo conosciuti un paio di giorni fa “
“Michele?”
“Sì, sì. Io non mi sono presentato. Eravamo al bar. Tu mi hai lasciato un biglietto con il tuo numero di telefono e un disegno anche”
“Ah! Ti chiami Michele allora”
“Sì, Michele, ecco io pensavo…”
“Non ti avrei fatto uno da Michele, pensavo a un Andrea o un Tommaso al limite”
“No, no, Michele. Ecco io…”
“Sì! Vediamoci!”
“Vediamoci?”
“Sì, non mi hai telefonato per questo?”
“Ecco io…”
“Dove?”
Michele rimane nuovamente senza parole con quella donna, poi pensa che magari lei potrebbe fargli compagnia.
“Ti va al bar vicino alla stazione? Quello all’angolo sotto i portici?”
“Sì, conosco. Alle venti?”
“No, a quell’ora non posso, troppo tardi… io sono lì alle 5. Puoi venire quando vuoi, se ti va. Io però alle otto vado. Cioè, no. Non posso proprio alle otto”
“Ok Michele. Ci vediamo lì allora”
“Sì a più tardi. Io…”
Gilda spegne il cellulare e Michele per un po’ non stacca il suo dall’orecchio. Poi lo poggia sul petto e dorme, questa volta più profondamente. Quando si sveglia ha tutto il tempo per prepararsi e uscire.




«What would you do if I sang out of tune,
Would you stand up and walk out on me?
Lend me your ears and I'll sing you a song
And I'll try not to sing out of key.

Oh, I get by with a little help from my friends
Mm, I get high with a little help from my friends
Mm, gonna try with a little help from my friends

What do I do when my love is away
(Does it worry you to be alone?)
How do I feel by the end of the day,
(Are you sad because you're on your own?)

No, I get by with a little help from my friends
Mm, I get high with a little help from my friends
Mm, gonna try with a little help from my friends

Do you need anybody
I need somebody to love
Could it be anybody
I want somebody to love.

Would you believe in a love at first sight
Yes, I'm certain that it happens all the time
What do you see when you turn out the light
I can't tell you but I know it's mine,

Oh, I get by with a little help from my friends
Mm, I get high with a little help from my friends
Mm, gonna try with a little help from my friends

Do you need anybody
I just need someone to love
Could it be anybody
I want somebody to love.

Oh, I get by with a little help from my friends
with a little help from my friends. »

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