Pinuccia era tunna tunna e russa na facci come a un pumudureddu. Quannu crisciu ciaccattanu locchiali di plastica verde e lodore di mela che lei fino a quel momento ciaveva visto picca e nenti. Quando se li levava tutto quello che ci stava attorno ci pareva come quando si faceva la doccia e non lassava la porta aperta.
Arrireva in continuazione Pinuccia. Per lei ogni cosa era bella e nuova e piena di meravigghia e mangiava a sazietà anche che non cera nenti che non le piaceva.
Sò cucina riusciva sempre a cuntarici storie nuove e a invintarisi iochi e cerano giorni che sassittava e chiureva locchi e sognava e mancu si accorgeva del tempo che passava che a svegliarla ogni tanto ci pinsava so zia.
"Chittifazzu Pinuccia? Hai siti? Vuoi a nutella? Un gelato? Arristanu du puppetta. I voi?"
Lei accalava la testa e per un attimo rapeva locchi pinsittari a ucca prima di continuare a fantasticare. Cucinava bonu so zia e a lei ci piaceva soprattutto quando ci preparava la parmiggiana che le melanzano ci venivano una delizia e per questo ci chiedeva sempre se cenerano rimaste due per mittiraccilli nella pasta con la salsa e la ricotta salata.
Criscenu accussì le picciridde che niente pareva poterle separare. La scuola dalle suore fatta insieme e le prime nisciute poi con gli amici quannu spuntanu i minni. Macari le prime conoscenze che loro due si cuntavano ogni cosa. Di comu vasava chiddu e di quello che cercava di fare quellaltro.
la mia lettura finisce qui. non riesco ad aprire il capitolo (!) 9...però continuerò le visite.Non cambiarlo,il titolo.Perchè tutto porta ad una favola.C'è un fondo di tristezza che parte da lì ed arriva ai personaggi che ne sembrano sovrastati.uhm.sarebbe meglio dire "contaminati" o non so .( qui fa un caldo tremendo, oggi! però voglio scriverti lo stesso!)Per quello che ho capito l'acqua ( che scorre, corre, crea vita,è vita ma può essere anche pericolo ) diventerà lorda per quel che potrebbe ancora succedere. I personaggi sono ben delineati. ti diventano simpatici, arrivi a far sì che entrino in te che leggi.Per cui, una volta letti i primi tre capitoli, (!) le prime tre scene (...:)...) alla fine *vuoi* saperne ancora. Ti ho scritto una cosa elementare,la curiosità del lettore _ che _gira_pagina,:) ma lascio.Mi ha colpita quella poesie delle piccole cose,delle cose quotidiane che si portano dietro pure una tradizione di pensieri,di uso.E' una cosa tipicamente tua quando racconti un personaggio per poi far capire come agirà o reagirà in certi ambineti, in certe situazioni.I tasselli che si incontrano e che sono storie che si incontrano hanno come delle piccole fessure per spiare gli aspetti di una vita comune,però non banale.Mi 'spiace non riuscire ad aprire il 9 , mi 'spiace davvero.ma, come ti ho detto, tornerò.:) a presto gioiellal
RispondiEliminaCiao GL :-) Se riuscissi a "tenere" la curiosità del lettore, la tua curiosità, avrei ottenuto gra parte di quello che cercavo... saperti qui mi aiuta :-)
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