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03/01/17

Tirabusciò -01-



Io sono uno che non mi piacciono le sorprese. Le sorprese vanno bene per i carusiddi che ci portano le caramelle o i giocattoli o che viene la fantasia che ci cangia le cose attorno. Ammia invece mi devono dare le cose uguali senza tanti cambiamenti che allora mi furia la testa come a un tuppetturu. Accussì quannu mi susu tutto deve avere un suo ordine.
E prima una iamma e poi laltra e poi ancora la sosta assittatu ancora no lettu con locchi chiusi e i peri nterra e a panza china daria di capu matina che quannu accumenciu a ragiunari passanu una para di minuti e dui o tri santiuni per ringraziare il mondo.
La prima tappa poi è a pisciari mentre la seconda sosta è davanti alla moka smuntata e pulita.
Iu a lassu la sira vicino al lavello accussì non fatico a circarla e posso subito inchirla con l'acqua del rubinetto. Fatto che ci metto anche il cafe e lho messa nel fuoco massetto perchè tutte queste operazioni mi fanno furiari la testa e ho bisogno di riposarmi un attimo.
Il telecomando è sempre sopra la tavola e la televisione mi tranquillizza macari che ci sono tutte quelle notizie di morti e distruzioni che tanto quasi mai sono qui nella mia casa e unu ci può pinsari e dispiacirisi ma insomma cazzi sò.
Anche oggi era andata nello stesso modo solo che poi mi ero ricordato e mi era venuta voglia di assaggiari un succo di frutta che lavevo comprato in scadenza. Mi era costato veramente picca. Un affare.
Ora io ci vulissi diri a chisti ca fannu sti così per i ricchi come dovrebbe fare un purazzu come a mia a rapiri un tappo di buttigghia fatto con il sughero alle sette di matina. Il fatto era che io non ni vivu vino e u tirabusciò non ce lho mai avuto che tanto non mi sevvi a nenti. E nella buttigghia non cera scritto ca sivveva. Ammia quannu a pigghiai mi passi na buttigghia normale di vetro. Elegante certo ma non viziusa. Cera solo scritto succo di mirtillo e io non l'ho mai assaggiato e a quel prezzo me lo sono concesso questo lusso. Perchè non mi hanno avvertito? Perche non ce lo mettevano davanti al prezzo: "Chiffai cillai u tirabuscio?" che io ciavissa risposto di no e sarei andato alla cassa lo stesso tranquillo e felice.
Ora non lo sapevo proprio cosa fare che quello scadeva e certo non si può ittati u mangiari nella spazzatura che è peccato e daltronde io non ciaveva i mezzi per rapirla quella bottiglia.
Ecco il caffè era nisciutu. Mi susii per riempire la tazzina e taliari quel nemico. Oggi sarebbe stata una giornata difficile.

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