"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
11/09/14
Cento di questi giorni (1 di 98+2)
Io ci ho fatto anche il tema sul Signor Ciccio che la maestra voleva che noi dovevamo parlare del nostro vicino di casa.
Io però sono stata sfortunata! No come altri miei compagni!
Il fatto è che del Signor Ciccio non si poteva dire assai e accussì scrissi che lui non era ne iautu ne cuttu e mancu ponchio a dire il vero. Oppure siccu.
Anche i capelli il Signor Ciccio ce li aveva indecisi. Il colore prima di tutto. Tannicchia erana niuri e altri grigi e altri ancora ianchi come la luna. E non erano poi tutti i stissi che di lato aumentavano ma solo a sinistra che a destra ciaveva una specie di puttusu come a uno che si è fatto una operazione.
Lui poi si visteva sempre allo stesso modo che si vedeva che le cose se le accattava nella bancarella della fera. Mamma dice che laveva visto a cercare nelle cose dellusato ma anche a mia ogni tanto mi piace che una volta ciaccattai una cammisa che tutte le compagne me la invidiavano tanto era bella.
I pantaloni erano quelli dei vecchi e poi ci piacevano le polo a strisce che i colori erano tutti sbiaditi.
Destate poi ciaveva i scappi dei monaci che si vede il piede mentre dinverno portava solopolacchini marroni con la suola di plastica gialla.
Ve lho detto che sono stata sfortunata. Cosa altro ci potevo aggiungere che già quello con il fisico e labbigliamento io avevo fatto mezzo tema. Marristavano un episodio e la conclusione che la maestra ci aveva detto di fare così. E io cosa potevo scrivere?
Allora ci ho raccontato questa cosa che ora la racconto anche a voi. Era stato destate che io ero chiù nica e ciavevo le bottiglie di acqua da riempire alla fontana e lui mi ha aiutato e poi li ha portate fino a casa che lascensore non funzionava e allora erano pesanti. E' stato gentile. Ricordo che mi ha fatto anche un sorriso quella volta ma poi gli ho sentito dire solo "buongiorno" e "buonasera" a mia madre e "ciao" a me che altro non aggiungeva.
Ah no! Una volta mi ha anche guardato male. Ma io avevo fatto la tosta che correvo nel pianerottolo e allora ciavevo sbattutto addosso davanti alla porta di casa.
A lui cera caduto un pacchettino che ciaveva nelle mani e subito però laveva ripreso come una cosa preziosa e poi maveva taliato male. Ma è stato solo quella volta là dico.
Insomma il Signor Ciccio era una persona gentile se uno non ci scassava la minchia. Almeno così penso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Grazie Dario, che bei regali.
RispondiEliminaIl tuo leggermi è un bel regalo :-)
RispondiElimina