Distesa sul letto, le braccia
a sollevare lo sguardo, la veste
sui fianchi a coprire
la pelle, già nuda m’attendi.
Sono labbra-farfalla
(le tue eguali e silenti)
a seguire il sentiero
che lentamente dischiudi, e fiorisci,
come fosse mia scelta,
la stretta che serra, le mani
sul capo, quel sussurrare
il mio nome, l'amore.
"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
lunedì, novembre 30, 2015
domenica, novembre 29, 2015
Come se si potesse sempre arredare un ambiente di passaggio
Le tue dita a coprire i miei occhi,
lievi. Nella fredda penombra dell’ingresso, il volto
sorride,
come fosse ancora possibile,
vero,
quel leggero ricordo. Mi sfugge
uno sguardo sullo specchio, prima di uscire,
a rassettare i capelli.
È nell'indecente rifiuto di ogni possibile, identico, ritorno,
nell'istante,
la fatica di un riflesso.
lievi. Nella fredda penombra dell’ingresso, il volto
sorride,
come fosse ancora possibile,
vero,
quel leggero ricordo. Mi sfugge
uno sguardo sullo specchio, prima di uscire,
a rassettare i capelli.
È nell'indecente rifiuto di ogni possibile, identico, ritorno,
nell'istante,
la fatica di un riflesso.
Iscriviti a:
Post (Atom)