lunedì, maggio 18, 2009

Mario Benedetti - Si dios fuera mujer

Si dios fuera mujer.

¿Y si Dios fuera mujer?
pregunta Juan sin inmutarse,
vaya, vaya si Dios fuera mujer
es posible que agnósticos y ateos
no dijéramos no con la cabeza
y dijéramos sí con las entrañas.

Tal vez nos acercáramos a su divina desnudez
para besar sus pies no de bronce,
su pubis no de piedra,
sus pechos no de mármol,
sus labios no de yeso.

Si Dios fuera mujer la abrazaríamos
para arrancarla de su lontananza
y no habría que jurar
hasta que la muerte nos separe
ya que sería inmortal por antonomasia
y en vez de transmitirnos SIDA o pánico
nos contagiaría su inmortalidad.

Si Dios fuera mujer no se instalaría
lejana en el reino de los cielos,
sino que nos aguardaría en el zaguán del infierno,
con sus brazos no cerrados,
su rosa no de plástico
y su amor no de ángeles.

Ay Dios mío, Dios mío
si hasta siempre y desde siempre
fueras una mujer
qué lindo escándalo sería,
qué venturosa, espléndida, imposible,
prodigiosa blasfemia.



domenica, maggio 10, 2009

[Condomini] La putia

Quannu ero nico se mi affacciavo al balcone sinteva un ciauru di carni che avrebbe fatto risuscitari i motti. Dentro un garage avevano iammato una putia e il padrone appena iniziava a farisi scuru nisceva u fucularu e organizzava un arrusti e mangia che era la meta di tutto il vicinato. Io ogni tanto arriniscevu a convincere a mia madre e lei pigghiava e scinneva u panaru con i soddi dentro per poi recuperarlo insieme a un panino cauru cauru e una fetta arrustuta come dio comanda. Certo non mancava u buddellu che il vino non sempre tutti lo tengono bene e così alla fini chiurenu tutti cosi che quello non ciaveva i permessi.
Ora a distanza di anni ficinu qualcche cosa di simili nellaltro lato del palazzo. Certo manca la gioia do focu ma in compenso u putiaro ciavi amici importanti e quannu qualcuno chiamau a polizia al telefono cianno detto che non era loro competenza. Il fatto è mi rissi qualcuno che mancava un posto sicuro per vinniri i bustini della droga e farici passare u tempu a qualche amico e lui cià messo una pezza a questa mancanza.
A mia confesso che non mi dispiace che se maffaccio non vedo niente. Manca la carne di cavallo e la poesia macari che quella se cè mai stata di sicuro sinniu a farisi futturi.

mercoledì, maggio 06, 2009

"io ho dentro ciò che non si mostra"


Questo ti chiedo
che di quello che non dirò
di ciò che non vedrò
tu faccia segreto

a me
prima ancora che a te stessa


martedì, maggio 05, 2009

Karl Marx da La Guerra Civile in Francia

"E' un fatto strano: nonostante tutto il gran parlare e l'immensa letteratura degli ultimi sessant'anni sull'emancipazione del lavoro, non appena gli operai, in un paese qualunque, prendono decisamente la cosa nelle loro mani, immediatamente si leva tutta la fraseologia apologetica dei portavoce della società presente, con i suoi due poli di capitale e schiavitù del salario (il proprietario fondario è ora soltanto il socio passivo del capitalista), come se la società capitalista fosse ancora nel suo stato più puro di verginale innocenza, con i suoi antagonismi non ancora sviluppati, con i suoi inganni non ancora sgonfiati, con le sue meretricie realtà non ancora messe a nudo. La Comune, essi esclamano, vuole abolire la proprietà, la base di ogni civiltà! Sì, o signori, la Comune voleva abolire quella proprietà di classe che fa del lavoro di molti la ricchezza di pochi. Essa voleva l'espropriazione degli espropriatori. Voleva fare della proprietà individuale una realtà, trasformando i mezzi di produzione, la terra e il capitale, che ora sono essenzialmente mezzi di asservimento e di sfruttamento del lavoro, in semplici strumenti di lavoro libero e associato. Ma questo è comunismo, "impossibile" comunismo! Ebbene, quelli tra i membri della classi dominanti che sono abbastanza intelligenti per comprendere la impossibilità di perpetuare il sistema presente - e sono molti -sono diventati gli apostoli seccanti e rumorosi della produzione cooperativa. Ma se la produzione cooperativa non deve restare una finzione e un inganno, se essa deve subentrare al sistema capitalista; se delle associazioni cooperative unite devono regolare la produzione nazionale secondo un piano comune, prendendola così sotto il loro controllo e ponendo fine all'anarchia costante e alle convulsioni periodiche che sono la sorte inevitabile della produzione capitalistica; che cosa sarebbe questo o signori, se non comunismo, "possibile" comunismo? "

venerdì, maggio 01, 2009

Enzo Del Re - Lavorare con lentezza

Lavorare con lentezza
senza fare alcuno sforzo
chi è veloce si fa male
e finisce in ospedale
in ospedale non c'è posto
e si può morire presto

Lavorare con lentezza
senza fare alcuno sforzo
la salute non ha prezzo,
quindi rallentare il ritmo
pausa pausa ritmo lento,
pausa pausa ritmo lento

sempre fuori dal motore,
vivere a rallentatore

Lavorare con lentezza
senza fare alcuno sforzo
ti saluto ti saluto,
ti saluto a pugno chiuso
nel mio pugno c'è la lotta
contro la nocività

Lavorare con lentezza
senza fare alcuno sforzo

Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza