Percorrendo la strada, centocinquantadue metri con un piccolo avvallamento ad iniziare dal novantatreesimo metro e sino al centoventunesimo, che separava il locale dalla sua abitazione, una costruzione singola, cinque vani con giardinetto esterno, sita al civico 4 di Via Luna, Malebranco non poté fare a meno di sorridere. In questi casi egli, generalmente, era il solo ad accorgersene, giacché nessuna increspatura ammorbidiva la sottile striscia delle labbra.
"Sì, era proprio lui" confessò a se stesso.
Il detectus si fermò un attimo portando la mano destra alla tasca per estrarne un piccolo foglio, all'incirca dieci centimetri per quindici, e riguardarlo alla luce del lampione che illuminava l'ingresso della villa del Dottor Caremolli, un vecchio magistrato che abitava proprio a metà strada di quel quotidiano percorso. Quella carta celava un ingrandimento della foto che Maldido aveva portato con se da Brentano.
"Sì, è proprio lui" ripeté alla notte riprendendo, poi, a camminare.
Un caro saluto... Ti leggo sempre volentieri, Giulia
RispondiEliminaCiao Giulia :-) quel "volentieri" è anche mio :-)
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