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30/12/08

Filu di vespru - 3 -

Il caruso dellelettrauto stava finendo di distruggere una lanna a colpi di martello. Non sembrava che ci fosse molto lavoro da quelle parti, il garage era vuoto e quello che forse era il padrone stava stravaccato sopra a una seggia di paglia taliandosi la scena e arraspannusi la panza. La maglietta cera acchianata fino quasi alle minne e i piedi stavano dentro a due zoccoli cunsunti. Una fontana, misa di latu, doveva garantire da bere a tutte le abitazioni. Aggratisi naturalmente, pecchè a quella era stato aggiunto, no cannolu dellacqua, un tubo di gomma che spariva sotto a una gittata di cemento sistemata lì per farici passare le machine. Lo stesso tubo poi, con tante derivazioni, ricompariva nelle vicinanze delle porte delle case. Case insomma, si fa per dire. Sicunnu mia erano tutte vecchie stalle e qualcuna forse faceva ancora il vecchio servizio a giudicare dai resti di pagghia che si vedevano qui e là. Sopra a due di queste abitazioni era stato però costruito una specie di primo piano unico, con un balcone lungo lungo che era proprio dirimpetto a quello dove stavo io.
Maddumai una sigaretta e malirissi a me minchia per quella uscita.
Stavo per rientrare quando una cristiana si affacciò per stendere i robbi. Poteva avere una cinquantina di anni e, forse, una decina di figghi a giudicare dai cianchi e dalle mutanne bagnate che tirò fuori dalla cesta.
"Buongiorno" ci fici, ma lei, per tutta risposta, mi taliau storto e con una sputazzata che cadendo sfiorò il martellatore mi salutau e sarritirò a so casa lassannu stari macari il travagghio che stava facendo. Questa scena però, o a me vuci, attirò lattenzione dei lavoratori di sutta.
"Buongiorno" mi fece u panzuni.
"Buongiorno" ci risposi.
Poi però nessuno di noi due tirò chiù fuori una parola. Il ragazzino invece, dopo avere posato il martello, sera messo a taliarimi con curiosità. Mimmaginai che voleva chiedermi qualcosa e infatti, dopu tannicchia, si avvicinò al balcone e rapiu a ucca:
"Comè vistuta oggi?"
Per un attimo non ciarrivai a capire, poi però accuminciai a spiegarici  il colore della gonna e...
"Buongiorno signor Buonamico "

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