02/12/08

Annunziato Allegra

Io mi chiamo Annunziato Allegra detto lamericanu pecchè mi piaciunu i canzuni dellinglisi. Quelle ivimetal. Con la musica naricchi che scippa la testa.
Io premetto che ciò diciannovanni e sugnu catanisi vero. Della Civita.
Io visto che me lo hai chiesto vulissi scrivere qualche cosa di me. Di quello che sono e che faccio. Ma non lo so se ci riuscirò bene ché ho finito le scuole alle medie quando già diciamo accussì i prufissuri erano stanchi di mia e di quello che combinavo. Eppoi può essere ca scrivennu allimprovviso mi veni a mancari la vogghia macari e allora di certo non ciarriniscerò a iri avanti.
Io sono del cleb rossazzurro che cè sotto a me casa. Semu tutti carusi che ci canusciemu da sempre. A stissa scola. A stissa chiesa. U stissu campu per giocare. E qualcuno macari u stissu patri anche se non si può dire.
Quà nel cleb semu tutti pò fasciu che il Catania è una fede ma anche Benito merita e nella stanza dove ni viremu i pattiti ci sono le foto della squadra e del Duce. A volte ci sono delle grandi soddisfazioni a essere del cleb. Che uno se la può spacchiare per un sacco di tempo. Il mese scorso ad esempio vinnuno tutti i giocatori a farici visita e noi glielabbiamo detto che ci preparavamo una bella sorpresa per la trasferta. Loro si misuru a ridere e tutto finiu a farsa con le paste fresche di ricotta e i botti nella strada per festeggiare.
Io la matina cerco di vendere qualche cosa alla fera. Al mercato insomma. No non cè lho il permesso. Ma non cè bisogno che tutti lo sanno che non è necessario per quelli come a mia e poi non è ca iu sugnu cinisi o niuru. A chimmi sevvi? I vigili ogni tanto ci tentano di scassarici la minchia ma è solo quando al comune qualcuno decide che deve farsi vedere che lavora. E se capita questa sfortuna io lo so a chi mi devo rivolgere per risolvere ogni cosa.
E' semplice il mio travagghio. Io e lamici partiamo presto per le campagne e scippiamo e prendiamo tutto quello che si può e poi dopo ci tiriamo la matinata a vendere. A poco prezzo però che così la gente accatta. No. I soldi non ciabbastano. Per i capricci cè bisogno di farisi arrialari qualche telefonino o qualche orologio di quelli buoni se capita. Ma senza fari dannu. Sulu accussì. Con tannicchia di paura che la gente si scanta e molla quello che ti deve.
La sira durante la settimana quasi sempre siamo solo tra noi. E qualcuno ciavi la carusa. Qualcunaltro tira fuori tannicchia devva o la polverina giusta se la giornata è andata bene. Qualchealtro ancora si occucca.
La domenica invece al cleb cè u chinu. E ci sono quelli importanti macari. Quelli con la machina a forma di camion e le femmine improfumate che li vedi che loro ci guardano come allanimali allo zoo. A mia non mi fanu tanta simpatia sti personaggi ma qualcuno dellamici mi ha detto che a parecchie di quelle visitatrici ci piaci farisi ntuppari i puttusa e allora macari iu cerco di essere più gentile. Ci sù i capi anche alla domenica. Che tutti stanno attenti e ci fanno mille salamallecchi. E sempre con loro ci nesciunu i soldi per la trasferta o qualche pezzo di cento non previsto in cambio di qualche minchiata da fare o di gente da votare e fare votare.
A noi catanisi veri comunque a noi fedeli cinteressa solo la squadra e arrivare davanti a tutti a fine campionato chè limportante è la guerra e non la battaglia. E cè nel manifesto del cleb questa cosa. E io ci credo.

3 commenti:

  1. Da tempo non passavo da te... Ma è sempre bello leggerti. Un caro saluto, Giulia

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  2. Giulia per me è sempre bello ritrovarti :-)
    Ahira ritrovarti mi fa pensare a Frankenstein junior.
    Igor: "Non insisto, è lei il padrone. Beh, ecculu là. Casa!" :-)

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