Giorgio aspetta in giardino, sembra triste anche se lo so che non lo ammetterebbe mai. Mi saluta come ogni giorno infatti, con quel suo annusare che ricorda la faccia di una vecchia zia fintamente scontrosa, e poi entriamo insieme per andare a casa a cenare.
"Com'è andata? Vi ho visto parlare"
"Mi sembra bene..."
"Ricordi Borghetti i tempi che le ho dato"
"Certo, anche se..."
"Non intendo ritornare più su questo"
"Sì, sì, mi scusi... va bene"
Quando l'hanno operata non sapevo bene cosa volessero fare, avevo chiesto a qualcuno, fatto supposizioni, ma i medici mi avevano detto che era indispensabile intervenire tempestivamente, proprio quelle erano state le parole, ed io avevo accettato, non potevo negare quel sì. No, non potevo.
letto così a piccole dosi è molto inquietante.
RispondiEliminaEcco perchè qualcuno dei tuoi amici mi ha detto che sei come il gatto di Alice nel paese meraviglie! Ti conosce bene!
Ciao. Ivana
L'ho detto e lo confermo, anche se non lo conosco bene per niente... ma come mai sei scomparso da FB?
RispondiEliminaAhIRA
@Ivana, credo di essere molto più semplice ma mi fai felice citando quel libro :-)
RispondiElimina@AhiRA, ho tentato ma fb richiede e porta via troppo tempo per quelle che sono le mie abitudini e le mie curiosità :-) rimane un interessante strumento comunque :-)