01/02/09

25 note ed alcuni link

1- Quando ho scoperto Usenet ho pensato di non essere poi tanto folle.

2- Le prime cose che ho mandato erano poesie tirate fuori dai cassetti, groppi giovanili che, con mia sorpresa, piacevano a qualcuno.

3- La cosa strana che poteva - può?- capitarti su Usenet era quella di innamorarsi delle parole (non erano stati ancora pubblicati i bollettini ufficiali sui rischi della rete) e con esse dei personaggi immaginifici che le postavano. Non posso dire di esserne stato immune.

4- Avevo un nick "femminile" (in omaggio al mitico Ranxerox) è questo fu a volte causa di divertenti malintesi.

5- In ogni gruppo, con il tempo, si formava un grumo di nomi, la cricca.

6- Ho aspettato tanto tempo prima di conoscere molti dei miei virtuali interlocutori, credo sia stato uno dei vantaggi della rete quello di poter scegliere quando.

7- Ho letto cose bellissime e sciocchezze immani, non avrei potuto sprecare meglio il mio tempo.

8- Quando ho iniziato ero ufficialmente disoccupato, insomma facevo mille lavori ma quasi mai per lunghi periodi.

9- Quando ho finito ero postino, trasportavo lettere e lettere pensavo, su una vespa quasi sempre mal funzionante.

10- Su Usenet ho iniziato a vivere la scrittura come bisogno, ancora oggi sto male se non riesco a scrivere per molto tempo.

11- Ho "difeso" poche volte le mie cose, mi è sempre andato bene sia il "è una merda" che il "bravo" però alcune critiche mi hanno aiutato moltissimo a capire quello che andava tenuto e quello che andava eliminato.

12- A volte si scrive e solo grazie agli altri si capisce cosa.

13- Se potessi a volte lascerei solo una parola, generalmente la stessa da cui nasce ogni tentativo di scrittura.

14- Da piccolo il mio primo tentativo fu un disatro, avevo sette anni e amavo la classica bimba del primo banco. Sul bus che ci portava a casa riuscii a darle la mia prima lettera d'amore, lei con tutta la cattiveria di cui i bambini son dotati inizio a sghignazzare e a urlare quando lesse un "bela" non proprio ortodosso.

15- A scegliere una parola direi condivisione.

16- Quando arrivò la prima lettera della Sellerio raggiunsi livelli di felicità pericolosi.

17- Quando arrivò la seconda lettera della Sellerio volevo sprofondare.

18- Alcuni amici del gruppo non sono più rintracciabili, altri non saranno più.

19- Mi manca quel tipo di dialogo, anche se considero chiusa quell'esperienza.

20- Salame, formaggio, pane, vino, libri credo mancasse poco al primo incontro "editoriale" del gruppo it.arti.scrivere.

21- Spezz ettar e le parole, a l l u n g a r l e , storpdfdtyfdtfkiarle, usarle.

22- Non avevo mai partecipato ad un concorso letterario, pochi mesi fa ho ceduto. Alla premiazione mi son girato cercando qualcuno alle spalle quando un gentile signore mi ha chiesto: "Lei è un poeta?"

23- Credo si possano ancora usare parole considerate generalmente "usurate".

24- Non so se si scrive di se stessi, ma mi risulta difficile scrivere di ciò che non conosco, che non immagino.

25- Scrivere è scrivere.

8 commenti:

  1. Bello scritto, per considerare.

    Con una certa sorpresa tutto letto, riletto,apprezzato (tante volte pure riso :-D) masticato,metabolizzato, riflettuto.Interpretato.Insomma:condiviso.
    E poi ci sono degli sprazzi della tua vita reale che ho appena conosciuto.

    Al punto 4. Mi ero inventata un nick per leggere (non specializzatamente :) ) e parecchi per postare "*miei* groppi giovanili".
    E,ad un certo punto due erano nick "maschili",con il risultato che, in posta privata una volta si fece avanti una tipa.ehm.
    Si fece un po' troppo avanti. :)
    Una cosa impensabile eh. :D
    Devo dire che a tu ,in tanti anni,mi hai commentata diciannove volte: un record.Come una sorta di appuntamento:) anche se non ho mai capito se fosse il caso o...se tu mi riconoscessi sempre) per quanto facessi, il registro linguistico...ehm era è e sempre sarà quello :)
    Al punto 5. Vero! Però ...anche il virtuale in usenet...(per me) è vita reale. E, come nella vita reale...:)gruppi e sottogruppi.L'uomo *deve* aggregarsi, un un modo o nell'altro.:)
    Al punto 6. Ancora mi rifiuto di trascinare nella vita reale quelli che incontravo per usenet. Troppo bello lasciarli lì.E poi ritrovarli.Alcuni persi per strada, altri letti ancora sui blog.
    E questo mio rifiuto in_ quanto_nick femminuccia e femminuccia di fatto (!), una volta diede vita ad una specie di "persecuzione"
    o caccia alla mia personalità reale.Per farti ridere: uno pensò che io fossi una persona ( famosa) che pubblicava in tutto il mondo fior di libroni.hihihihi

    Al punto 9.Ed al 19. Mi è dispiaciuta la conferma ufficiale che hai finito con usenet.
    Perchè è pure conferma di un mio pensiero .
    (forse) usenet in quanto maniera di comunicare sta lentamente svanendo.
    Per far posto a blog, blog collettivi e social network.Non so con che beneficio.
    Di questo passo, penso, ogni volta un certo tipo di comunicazione ,pure quella chiamiamola letteraria o di sviluppo critico, scivolerà sul terreno della novità del momento .Adesso la moda pare essere facebook e gruppi attinenti. mah.Io continuo a considerare con simpatia il "miracolo" che in un altro altrove un qualcuno sia lì pronto a legger-TI e dirti la sua su quello che *tu* hai "innestato" e "trapiantato" .Un "mistero" con tutto il suo fascino( compresi i "merda" o i "lode a Te Poeta".)Per quello e per quella specie di nascondimento che un nick ti dona, usenet mi manca e la cerco ancora.Magari pure perchè ho solo voglia di imparare e provarmi senza velleità_di_pubblicazione--->è una citazione di maria strofa:)

    Ai punti sellerio.Questa la devi raccontare meglio.Ma come fai tu.


    I punti 7- 10-11-12-13-15.Non me li dimenticherò.Grazie per averli "maturati" e scritti. Penso che sia... proprio così


    Al punto 20. Io, invece :) faccio sempre e solo riferimento a italia.arti.poesia.Dove lasciavi i "cento caratteri" che erano una traccia, una targa,una *specializzazione*
    E' sempre stato bello ritrovartici, come bello, adesso, seguirti qua tramite feed.

    Non mi firmo. :) (Tanto lo so che tu sai chi sono , lontana dalla poesia o dallo scrivere in generale, ma *sono*. :))
    -Grazie.-

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  2. Bello ritrovarti qui in questo modo :-)
    Ho tentato di sviluppare una risposta "articolata" ma non ci son riuscito :-) mi viene solo in mente che usenet è stato forse un nuovo tentativo di bottega. Un luogo dove si è riusciti a fare a meno degli "illustri" e nello stesso tempo a crescere qualitativamente grazie al contributo di tutti, un luogo nello stesso tempo di nicchia e aperto a ogni esperienza.
    I blog, facebook sono altro e non credo sia neanche l'esporsi con un nome a farne luoghi diversi ma, magari, il loro essere programmaticamente generalisti e incentrati sull'io più che sul noi :-)

    Un abbraccio e un grazie :-)
    Dario

    ps sul punto 20 il riferimento era la manifestazione "Scrittori in piazza" svoltasi tanti anni fa a Pratovecchio. Se cerchi in rete dovresti riuscire a trovare anche le foto :-) io mi sono considerato sempre, nonostante tutto, uno "iappino" prestato a ias :-)

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  3. ah si, ricordo....quella "sbrindellata" di fcbx...
    ed è tutto concluso.
    sei un ottimo elemento x fare 25 flash-back ;)

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  4. >ps sul punto 20 il riferimento >era la manifestazione "Scrittori >in piazza"

    Ok, scusami ma proprio non avevo capito perchè ...proprio non sapevo:) Mi sono appena *avvicinata* :) facendo qualche ricerca.
    Ancora grazie e ciao,
    gl

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  5. Questo pezzo m'è arrivato in mail prima ancora che lo pubblicassi qui sopra, potenza delle truppe Camèl(late). :) Bella lista, concordo pienamente sui punti 10-12-24. Ciao!

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  6. Mi vengono in mente due riflessioni: una "bassa" che è Guccini con L'avvelenata, e una alta che è Kafka con le riflessioni sull'arrivare primi ad un concorso ippico (uno dei suoi frammenti pubblicati mentre era ancora in vita).
    Però mi capita sempre quando penso a queste cose, vanità delle vanità...
    Suppongo che poi Sellerio non ti abbia pubblicato, peccato per loro!

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  7. @ Bartelio è un onore leggere un "risorto" sul mio blog :-P

    @ Giuliano la scrittura a volte può essere più onesta di uno specchio :-)
    Elvira Giorgianni sarà stata certamente ben consigliata, io di sicuro avrei preferito un no immediato piuttosto che un primo invito a inviare altro materiale :-)

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