14/08/08

Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico.



21 commenti:

  1. Caro Dario, l'accostamento è veramente impressionante. Ovviamente questo è un sistema che seleziona i cretini e li spinge in alto. Come si sia potuti arrivare a questo non lo so. So solo che la loro nazione zoo io quasi quasi gliela farei fare...
    Ciao
    Isidoro

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  2. Sì la tentazione di dire elegantemente: "Che vadano a fottersi tutti!" è forte :-(

    Ciao Isidoro :-) Buon ferragosto!

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  3. Uno guarda la Pellegrini e pensa: magari qualcosa di vero c'è. Poi guarda Borghezio, Bossi, Maroni, Castelli e conclude che anche al nord sono fatti come negli altri posti (magari anche peggio - e se poi ci metti anche Irene Pivetti, povera patria mia).
    La cosa più giusta l'ha detta Moni Ovadia in un suo spettacolo anni fa: che tutti dicono che gli ebrei sono molto intelligenti, ma non è che sia sempre vero, perché la stupidità è molto diffusa e non fa distinzioni di razza.
    Mi fermo subito e sottolineo due cose:
    - da quando è arrivata la Lega Nord, 'ndrangheta camorra e mafia sono i veri padroni della Lombardia. (chiedere ai carabinieri per conferme: ci sono anche le mappe città per città e paese per paese delle "famiglie" che comandano, altro che sindaci prefetti).
    - Sarebbe bello che la Pellegrini, Tagliariol, e tutti gli altri del Nord che hanno vinto medaglie prendessere pubblicamente le distanze da un pirla simile. Purtroppo, ho i miei dubbi che accada: il dibattito è già sulla detassazione dei premi per le medaglie...

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  4. Il fatto è che mentre noi ancora restiamo stupiti dalle cazzate colossali che questi riescono a dire..loro già ne fanno programmi e azioni di governo..Quant'è veloce la stupidità umana..e "lento" il raziocinio..:-(
    Ciao Dario, e buon ferragosto anche da qui.;-)
    Frida

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  5. Ciao Giuliano, sarebbe straordinario il nascere di una iniziativa come quella da te proposta, purtroppo condivido i tuoi dubbi e qualcuno di loro, probabilmente, accetterà da quei signori un posto sul palco o sotto la tavola :-(

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  6. Sì Frida, vedo l'Italia nata dalla Resistenza sempre più come il protagonista di quella storiella di Totò che ho proposto tempo fa sul blog. Incassiamo in silenzio, tra lo stupore e la sorpresa, certi che tutto passerà e che non possiamo essere noi i protagonisti di questo incubo.

    ps Quel "qui" mi manca :-)

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  7. Vabbeh, ma Borghezio non fa testo. Non bisognerebbe neanche riportare che esiste.

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  8. Ciao Chris, benvenuto :-). Non concordo con quanto hai scritto, credo sia stato anche questo sottovalutare ad averci condotto a questo punto. Abbiamo creduto bastasse riflettere, guardare alla storia, valutare con raziocinio senza accorgerci però che, nel frattempo, l'autonomo pensare diveniva ogni giorno più difficile.

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  9. Questo homunculs non solo è stato eletto da nostri consimil, ma ha anche una laurea in giurispudenza.
    La Lega in diverse occasioni ha commentato la differenza tra lauree al Nord ed al Sud, lo stesso vale per un altro rappresentante del nostro governo, Calderoli, laurea in med. e chirurgia max dei voti.

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  10. Inviamo alle principali testate giornalistiche online straniere quanto postato e tutte le notizie sulla violazione dei diritti umani che questo governo sta attuando e anche sui divieti + assurdi, vedi Bacoli dove il sindaco per motivi igienico sanitari vieta l'uso nei locali delle cannucce (discutibile pratica tribale)

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  11. Ma Borghezio non ha peso politico, è ininfluente. Dire oggi che c'è un pericolo di ritorno del fascismo in Italia fa ridere i polli. Questo signore viene ascoltato da quattro gatti che non fa il numero degli elettori che ha votato centrodestra. I razzisti e gli ignoranti ci saranno sempre, sia con la sinistra o la destra al governo. E' uno dei tanti limiti dell'uomo.

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  12. @ anonimo, ciao non ho controllato ma mi fido di quel che scrivi, purtroppo credo sia ininfluente partire da un dato come la laurea. Il mondo è pieno di "guru" e non solo serbi.

    @ ciao freedoom, ognuno di noi dovrebbe sentire la necessità di fare quanto può per combattere la marea.

    @ c., ammettiamo che tu abbia ragione: mi aspetterei una sconfessione, una cacciata dal partito... credi avverrà? In realtà fa comodo (lo si è visto molte volte con questi personaggi) sondare il terreno per poi invocare l'interdizione del dichiarante. Come sempre ogni Hitler ha il suo Bernotat e come sempre non è detto che quest'ultimo sia il più fesso.

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  13. A sinistra ce ne sono di uguali e non vengono cacciati, per evitare attriti di partito e di alleanze. Tutti sanno chi è Borghezio. Parlarne è pura speculazione

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  14. chris la tua è una non risposta, se vuoi convincermi non generalizzare: fammi un esempio di frase razzista, e del responsabile, detta "a sinistra"

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  15. Primo: Il solo fatto che uno come Borghezio stia al Parlamento Europeo a rappresentare in qualche misura (anche quando farnetica di Padania) l'Italia è per me motivo di vergogna e avvilimento.
    Secondo: Così come, quando le BR erano nel pieno della loro attività e all'apice della loro forza, tutti i giornali riferivano dei loro comunicati senza fare alcun cenno al contenuto, così sarebbe bene che delle esternazioni dei tangheri leghisti nessun organo di informazione rfacesse cenno alcuno. Rimarrebbe ovviamente La Padania, e basterebbe non citarla mai nelle rassegne stampa (in fondo sarebbe in vasta compgnia).
    Terzo: sarò cinico, insensibile e crudele, oltre che politicamente scorretto, ma ho gioito alla notizia dell'ictus di Bossi e quando Borghezio è stato malmenato su un treno da alcuni "anarchici" (definizione di stampa). Sono rimasto deluso dal fatto che non lo abbiano anche scaraventato giù dal treno a pedate nel culo, come lui ha più volte invitato a fare nei confronti di "negli, arabi ed extracomunitari".
    Quarto ed ultimo punto: dipendesse da me, a questi sostenitori della "patria padana" e del secessionismo, che invitano ad usare la bandiera italiana come carta igienica e via sproloquiando, toglierei la cittadinanza italiana e subito dopo consegnerei loro un decreto di espulsione. Se, scaduto il termine, fossero sorpresi ancora sul territorio italiano, li porterei in un CPT e poi li accompagnerei alla frontiera svizzera.

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  16. @ Riccardo: primo (concordo); secondo (io sarei esattamente per il contrario); terzo (la violenza quando non è di massa diventa solo inutile estremismo); quarto (Dante ti adotterebbe :-) )

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  17. Beh, sulla violenza ho una visione un poco (ma poco) più articolata.
    In linea generale sono contrario all'uso della violenza, non solo fisica e non solo diretta. Per cui, per esempio, sono contro la guerra, sempre e comunque. Ammetto solo - e con un certo sforzo - la guerra di difesa.
    A parte questo però, considero legittimo e perfino auspicabile l'uso della violenza contro i tiranni. Per esempio contro Pinochet finché è stato al potere, ma non dopo. Anzi, ho sperato fino all'ultimo che non crepasse perché speravo che perdesse il controllo degli sfinteri ma non la lucidità, così da essere costretto a presentarsi in tribunale ben conscio di dove si trovava e perché, ma seduto nei suoi escrementi.
    E poi ammetto, anzi auspico la violenza se esercitata su personaggi come Borghezio, che a diferenza di Bossi però lascerei vivo per poterlo picchiare ancora ogni volta che, da uomo pubblico, dice qualcuna delle sue puttanate padane.

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  18. ...dimenticavo: più guardo la faccia di Borghezio e più mi convinco che avrebbe fatto ala gioia di Lombroso...

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  19. @ Riccardo continuo a pensare che sia necessario concentrarsi sui rappresentati piuttosto che "operare" sul rappresentante :-)

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  20. Caro Dario, dici una cosa sacrosanta e perfino ovvia. Ma qui la questione somiglia molto alla vecchia storia del'uovo e della gallina: che dei due è venuto per primo? I rappresentanti sono quelli che sono lo specchio dei rappresentati. Borghezio sta dove sta, fa quel che fa, dice quel che dice perché questo vogliono i suoi elettori, che lui dunque rappresenta benissimo. Per evitare che ciò continui a ripetersi bisogna far crescere la qualità dei "rappresentati" (oltre a dar loro modo di scegliere davvero), in modo che non si lascino più sedurre dai proclami, rozzi ma efficaci perché solleticano istinti repressi, lanciati da certi politici d'accatto. Come si fa a raggiungere questo risultato? Sono convinto che per migliorare la base si debba migliorare il vertice, e questo - pradossalmente - è il vertice stesso l'unico che può farlo. Ci vuole umiltà e onestà intellettuale, due qualità che sono mancate alla sinistra e ne hanno determinato la rovina. Serviva (e serve ancora) gente che sappia parlare alla pancia della gente senza scivolare nella rozzezza dei leghisti o nel populismo berlusconiano e di una parte di AN, anziché avvitarsi in sofismi comprensibili solo ai frequentatori di certi attici (su questo Stefano Disegni ha fatto una strip formidabile) o prodursi in interminabili esercizi dialettici pieni di retorica politically correct ma privi di qualunque riferimento alla vita reale ad ai problemi quotidiani di chi deve farsi bastare uno stipendio pagato in euro ma calcolato in lire: gente che l'attico può solo sognarlo.
    Bisogna smettere di presentarsi a 50 anni come se se ne avessero 20, perché bisogna conquistare il voto dei gggiovani. Ai gggiovani bisogna dare prospettive, e non si può pensare che basti piazzarne un paio in parlamento grazie ad un sistema elettorale che sottrae agli elettori il potere di stroncare chi non è all'altezza de compito, per guadagnarsi la qualifica di "amico dei giovani".
    La verità è che la sinistra (e soprattutto il PD) ha perso perché si è dimostrata vecchia, senza idee ed autoreferenziale. Così ha perso la fiducia (e i voti) del suo elettorato naturale ed ha fatto risplendere gli altri di una luce che non hanno. Aveva l'occasione di sparigliare le carte presentandosi con una strategia nuova, che le avrebbe anche permesso di inoculare il tarlo del dubbio in tanti elettori della destra e della Lega, invece ha rinunciato ed ha continuato ad usare linguaggi, facce e strumenti che gli elettori hanno considerato irricevibili (Rutelli docet).
    Purtroppo, sembra che la lezione non sia servita. E allora, non mi resta che sperare che Borghezio continui ad essere malmenato. Mala tempora currunt.

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  21. Grazie Riccardo per il lungo commento e l'analisi che condivido pienamente :-)

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