Basta. È arrivato il momento di mandarlo per la sua strada e di ritornare libera. Libera di scrivere altro. Libera di giocare. Libera di fare a modo mio. Mi rendo conto che mancano dei passaggi di causa-effetto tra le premesse (le frasi citate) e le mie conclusioni: pazienza. Chi mi conosce sa che l'ellissi è la mia.
Dalla prossima domenica - che è anche la befana e mi si addice, ogni domenica pubblicherò un capitolo del romanzo che si intitola L'occhio del coniglio. Sono trentadue in tutto, andremo avanti fino all'estate: deciderlo oggi è più casuale che significativo. Sarà di domenica perché è una cosa da dilettante e non da professionista, sarà gratuito e libero. Liberato, per la precisione.
Poi vediamo.
1. la bussola segnava centoottanta
2. rina e le sue sorelle.
3. anita saliva un gradino alla volta, tenendosi al corrimano.
4. ma deve proprio gridare.
5. L’emporio aveva il soffitto curvo come una grotta
6. Rina pedalava sotto il solleone.
7. I gatti sono a bordo?
8. Ogni volta
9. Dai, buttati.
10. Se un uomo a questo mondo.
11. I piatti lavati, asciugati e messi via
12. Mino baciò Luisa a capodanno
13. stamattina niente vento
14. mino posizionò i treppiedi.
15. tornando dal ristorante
2. rina e le sue sorelle.
3. anita saliva un gradino alla volta, tenendosi al corrimano.
4. ma deve proprio gridare.
5. L’emporio aveva il soffitto curvo come una grotta
6. Rina pedalava sotto il solleone.
7. I gatti sono a bordo?
8. Ogni volta
9. Dai, buttati.
10. Se un uomo a questo mondo.
11. I piatti lavati, asciugati e messi via
12. Mino baciò Luisa a capodanno
13. stamattina niente vento
14. mino posizionò i treppiedi.
15. tornando dal ristorante
Dario, Lei è un vero signore.
RispondiEliminaMa dai! Grazie :* E che bella foto!
RispondiEliminaMM hai saputo dei miei cinquant'anni? :-)
RispondiEliminaBia come non farlo? Contento ti sia piaciuta la foto :-)