"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
14/07/14
Di mattina la lucciola scopre le foglie secche - 6 -
Celestina è troppo occupata per accorgersi dellospite.
La lingua si muove a fari strada sopra a quella carne. Cullocchi chiusi che non cè bisogno di distrazioni ciarriccama tutto il suo desiderio.
Iano invece u viri e ci scaccia locchio. Non parra. Solo le mani ci accarezzano i capelli a quella testolina ca ciavi in mezzu e iammi mentre le dita sintrizzanu a quei boccoli ribelli.
Isauro li talia per un pezzo. Non laveva visto fare mai a una fimmina. Con lui era diverso che era un andare su e giù fino a quando mancava il ciato. Fino a quando a ucca non era china. Senza fare troppo rumore u carusu ritorna nella sua stanza ed è lì che arrivano quei due dopo una para di minuti.
"Allora? comu ti senti?"
"Iu bonu! Ma tu cu sì?"
"Iu sugnu Iano e lei è Celestina"
Isauro li talia che ancora non capisce. La fimmina ci fa simpatia mentre lui ci pare uno scassaminchia.
"Piacere. Ma picchi sugnu cà? Chi succiriu?"
"Succiriu ca ti vulevi futtiri la borsa di una nostra amica"
"Iu?"
"Sì! Tu!"
"Ma cu siti? Chi vuliti?"
"Non ti preoccupare. Non semu sbirri!"
"E allura chi vuliti?"
"Nenti. Eri svenuto- Non ti putivamu lassari dà"
"Già! Marrivau na cosa nella testa"
Ianu e Celestina si talianu e accumenciunu a ririri. Isauru invece finalmente accumencia a capiri
"Fusturu vuatri?" ci domanda che quasi non ci può credere.
"Margherita"
"Cui?"
"Margherita. Unaltra nostra amica"
Celestina ancora non ha detto niente. Sè limitata a taliarlo. Ora allunga la mano e ce la passa sulla testa. Isauro non lo sa perchè ma non si allontana. E' leggera quella mano. Frisca. Per un attimo ci pari quella di sò o mà quannu era nicu.
"Che ore sono?"
"Le otto penso"
"Minchia è tardu!"
"Chicciai chiffari?"
"Sì! I cazzi me!"
Cè poco da fare ci da fastidio quel caruso macari ca ciavi una bella bestia in mezzo alle cosce. Isauro non ha potuto fare a meno di guardare bene prima.
"Senti magari telefoni e ceni con noi. No? Le mie amiche stanno per tornare. Così ci conosciamo."
Isauro cede di nuovo. E dopo è sotto la doccia e poi sasciuga e si vesti che Iano ci ha dato delle cose sue da mettere macari che ci stanno larghe.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento