27/11/19

Luisa

“Sai, a me pare che ogni cosa che facciamo si fermi, alla fine, allo scrimolo. Mi sono chiesto tante volte perché ciò accada, cosa questo indichi, ma credo che la risposta sia banale… è lì che diventa possibile cedere alle lusinghe dell’incompletezza.”
“Parli di noi?”
Luisa mi chiede quasi indagando.
Seduta vicino a me accarezza il calice di vino. Lo sguardo e la sua attenzione, si spostano veloci dal tavolo al mio viso, dalle luci e dai suoni che giungono dalla strada a invisibili punti nello spazio che mi escludono, che vivono solo nella sua mente.
Sorrido, non mi va di risponderle e del resto non saprei neanche cosa dirle.
“Io credo solo che tu ti diverta con le parole, con il loro suono più che con il loro significato...”
I suoi occhi ora mi fissano con più insistenza, mentre le mie dita continuano a segnare il perimetro dei suoi fianchi.
 “… e poi alla fine la verità è che vorresti solo scoparmi”
Ride. Ridiamo insieme.
“Strutture… sovrastrutture” provo a dire.
“Fica… culo” aggiunge.

6 commenti:

  1. Non credo che la frase finale sia di chiusura, da un coito si nasce, c'è sempre un inizio,una nuova esistenza anche in età adulta. Luisa sbaglia quando dice "solo", per me tu volevi berla con la mente...E questa è tutt'altra cosa.

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    1. Sì, c'è sempre un nuovo inizio :) ps. scusa per i miei tempi

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  2. Nessun problema Dario come vedi i miei tempi son più lunghi dei tuoi.

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