29/04/18

[Alfredo] Piante


Da parecchi giorni Alfredo esce poco di casa.
Non è malato o triste, neanche stanco, Alfredo, solo preferisce fare pochi passi, ascoltare il gracchiare della radio, soprattutto veder crescere le piante che ha seminato all'arrivo del primo tepore nei vasi sul balcone.
Tra queste ve ne è una che cura particolarmente.  Alfredo non ne conosce il nome, ma di quella, al suo germogliare,  gli sono piaciute le piccole foglie e quell'unico, prematuro, fiore bianco che si nascondeva tra esse.
Lo  stelo sottile  che ne forma il corpo si è, però, subito piegato a cercare qualcosa oltre il vaso. La luce, forse, o il terreno lontano giù in basso. Rischia di spezzarsi, di non fortificarsi.
Per aiutarla Alfredo ha usato degli  spiedini di legno trovati in cucina. Ne ha avvicinato uno allo stelo, ma quello sembrava non fidarsi. Riusciva a divincolarsi, a fuggire. Allora ha preso una di quelle fascette in plastica con l'anima in ferro che chiudono le buste del pancarré (ne ha sempre qualcuna messa da parte in fondo a uno dei cassetti della cucina) e con quella ha delicatamente legato lo stelo allo stecco. Senza stringere troppo, non vuole far male, non vuole costringere.
Eppure Alfredo si è subito sentito in colpa per quel gesto, per quell'arbitrio.


Fonte immagine: "Balcony Garden" by John Athayde Licensed under CC-BY 2.0 Original source via Flickr

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