02/05/18

[Alfredo] Primo Maggio



Ancora non c'è quasi il sole quando esce di casa.
A volte Alfredo si sveglia e non riesce più a dormire, allora lo sa che è necessario alzarsi e andare fuori a fare un giro. Guardare le cose, il cielo.
Oggi dormono ancora tutti. E' festa. La festa di chi lavora.
Alfredo si ritrova, quasi senza rendersene conto, a fare il percorso che ha fatto per tanti anni. Quello che probabilmente faranno tra poche ore tante voci, tante bandiere. Ora però non c'è anima viva per le strade e lui può camminare tranquillo. Alzare gli occhi senza temere di urtare qualcuno o inciampare.  Scoprire scritte e balconi, ombre, vecchi portoni.
Lì è dove una volta sono stati caricati con i suoi colleghi, quell'altra è la strada da cui è uscita quella ragazza che insisteva tanto per vendergli il giornale comunista, la stessa che poi gli ha offerto una birra alla fine dei comizi. Quello invece il muro che una volta ha visto macchiarsi di sangue e Alfredo allora risente di nuovo l'odore della polvere da sparo, il suono delle sirene. Manca poco all'arrivo alla piazza.
Alfredo cammina ed è ancora pieno di speranze anche se non lo ammetterebbe mai. E gli scappa anche un sorriso quando finalmente il sole buca le nuvole e lo bacia.


Fonte immagine: “Labour Day 2011 - Istanbul” by barisabak is licensed under CC BY 2.0

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