13/10/13

Memoria

Forse riesci già a capirlo, forse riuscirai a capire come sia importante avere una memoria oppure queste ti sembreranno soltanto frasi difficili, inutili e ti stancherai presto di sentire questo vecchio parlarti con la sua voce tabaccosa, alitarti parole vicino al viso, ma è così. E' necessario che io ti dica, è necessario parlarne almeno una volta. Ecco vedi, un tempo la memoria era tutto e i vecchi parlavano dei propri vecchi ai più giovani e questi voltavano gli occhi a sfuggirne proprio come fai tu, ma intorno a loro le case, le strade, i campi, rimandavano le stesse parole e presto ognuno di loro scopriva che quelle rimanevano lì a sorridere placide sotto il leggero sole del tardo pomeriggio, quando ancora la sera non aveva coperto ogni cosa, offuscando la realtà per farne magia. Perchè quella era l'ora, quello era il momento.
Ora le case, le strade, non hanno più memoria, non hanno più memoria ti dico, e solo qualcuna di esse ha avuto nella sua vita l'onore di aver visto la morte, pochissime, le più fortunate, la vita. Ecco, il parto vissuto con dolore, il primo vagito... solo rantoli tra quelle mura e spazi di tempo, caleidoscopici frammenti, amori forse, ma nessuna morte, nessuna vita.
Forse riesci a capirlo, forse riuscirai a capire come sia importante avere una memoria ma ti assicuro che no, non è quella della tabellina, del valore delle carte con cui giochi, del numero dei telefoni a cui chiami.
No, memoria è quello che odori giorno dopo giorno, è il blu che vedi all'orizzzonte da questa finestra, è il verso del mare che muore godendo con il vento. Memoria sono io che ti parlo, è quello che ricorderai e cambierai di queste frasi. Memoria è quel vestitino della tua compagna che ti sei sorpreso a guardare. E' lo schifo per qualcosa di cui ti sei ingozzato. Memoria è ciò che è stato e ciò che è. Memoria sei tu.

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