A peddiri la testa ci voli poco che anche il proverbio lo dice e a Antioco Amicale si può dire che ci capitò così. Che la perse davvero. Che la cercarono per un mese intero prima di trovarla dentro a una ghiaccera di quelle che si portano a mare. I carabbineri non ci potevano credere. Frisca frisca per il ghiaccio che ci cambiavano ogni giorno. Ianca e pulita come quella di un picciriddu.
Ciccio la teneva così per farcela vedere ogni tanto a so mugghieri che che così si stava muta per quello che era successo o macari non ci vineva a fantasia di ciccari di nuovo citrioli a fera.
Insomma la storia poi era stata semplici. Enrica a mugghieri e Antioco u fruttaiolo avevano iniziato a futtiri inzichitanza che già dopo un po' che serano canusciuti non ne avevano potuto più fare a meno. E insomma non è tanto giusto su chiddu non è to maritu e chidda e maritata ma Enrica era stata sempre una brava mugghieri e Antioco un bravo caruso e uno non si può ribellari se antrasatta acchiana a pazzia a dittari leggi.
Era capitato che si erano conosciuti al mercato e a lei quel fruttaiolo nuovo non è che cera stato subito simpatico però i prezzi erano buoni e la frutta di qualità e accussì lei ci ieva quasi ogni giorno. Quando cera confusione che ci toccava di aspettare Enrica aveva accuminciato a osservarlo meglio a quel cristiano e cera piaciuta la cortesia che ci metteva a trattare con i clienti e la timidezza macari che era strano per uno ca di misteri vinneva robba.
Insomma chiffù e chi non fù passau picca tempo prima che pigghianu a parrari e soprattutto a taliarisi accussì senza imbarazzo che già il cuore batteva strano e i causi accuminciavano a stari stritti.
Antioco ci pareva ogni giorno festa e sbagghiava macari i prezzi quando cera lei e vinneva mulinciani pi cucuzzi a taliarla e arristava mutu e assente quannu sinni ieva. Sarritirava a casa tutto chinu di fantasie e sorrideva alla gente senza mancu virirla che tanto a tutti si sinteva di vulirici beni.
Il primo incontro dei due fu alla Villa come i carusiddi da scola e il primo bacio anche che in quel momento fu come una cascata dacqua frisca. Comu su tutto cascassi no cori.
Enrica i primi tempi non ci pensava al futuro ma poi la strada verso casa addivintau ogni giorno chiù pisanti e i piedi si ribellavano e i manu cercavano appigli pi tinirisi e la testa era china di ogni cosa. Eppure continuò a vederlo il suo Antioco e quando riuscivano a fare lamore non cerano dubbi o paure che la pace vera era quella e non sivveva altro.
Ciccio lavevano avvertito e una volta e due e ancora eppure ciarrireva na facci a quei sparritteri senza nenti chiffari che Enrica era sua e non cerano dubbi che lui se la pigghiava ogni sira a so fimmina e un masculo lo senti se tutto è a posto.
Furono mesi meravigliosi e difficili e felici e di paura che lamore è sempre questo e loro lo seppero e lo conobbero ma rurau e crisceva e non fineva.
Quando ci ficiru viriri la casa Ciccio non ci voleva credere. Aspittau che lei niscissi e poi sunau alla porta. Antioco ciaveva la faccia della felicità e non laveva mai visto a quel cristiano e non lo sapeva chi era e neanche un coltello come quello che ci tagliò il collo aveva mai visto e non lo sapeva a chi puteva sevviri. Poi cangiau tutto e non seppe più niente.
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