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05/03/09

Colori

Il colore buono è il bianco, che rimane fedele. Il resto si ribella. Il grigio si intristisce e butta acqua, il viola scappa al tramonto, il nero si fa nero, il rosso è bello ma dura minga, il giallo brucia tutto, l'azzurro costa caro e fare il cielo ce ne vuole, mica solo un tubetto... cento, duecento, anche cinquecento tubetti ci vogliono per fare il cielo.
Io, con gli occhi chiusi, ci sto sempre, anche se non canto. Sono cieco dalla nascita. Non ho mai visto una luce, un colore, un movimento. Ascolto. Anche i colori per me hanno un altro significato. Hanno una voce, i colori, un suono, come tutte le cose. Un rumore che li distingue e che posso riconoscere. E capire. L'azzurro, per esempio, con quella zeta in mezzo è il colore dello zucchero, delle zebre e delle zanzare. I vasi i viali e le volpi sono viola e il giallo è il colore acuto di uno strillo. E il nero, io non riesco a immaginarlo ma so che è il colore del nulla, del niente, del vuoto. Però non è solo una questione di assonanza. Ci sono colori che per me significano qualcosa per l'idea che contengono. Per il rumore che contengono. Il verde, per esempio, con quella erre raschiante, che gratta in mezzo e prude e scortica la pelle, è il colore di una cosa che brucia, come il sole. Tutti i colori che iniziano con la b, invece, sono belli. Come il bianco o il biondo. O il blu, che è bellissimo. Ecco, ad esempio, per me una bella ragazza, per essere davvero bella, dovrebbe avere la pelle bianca e i capelli biondi. Ma se fosse veramente bella, allora avrebbe i capelli blu.
La prima immagine è un cartone colorato, fantastico e stilizzato come certi disegni di bambini: striscia azzurra di terra, cielo viola, grattacieli neri, il ruvido arancione di una cupola situata al centro come un mezzo sole.
Esplodono fuori campo le voci e le risate di alcuni ragazzi.
-ragazzo- Ehi, c'è la scimmia! Puìt, puìt...
-ragazza- (grida) A macaco
-ragazzo- (grida) A scimmia!... (a un amico) Dio fà guardala, sembra proprio una scimmia, col muso da
scimmia!
-amico- Ma quella è una scimmia vera! Minchia, con quella faccia da cazzo che ha!
-ragazzo- (ride) E' una che se la graffi in faccia ti sporchi le mani e lei resta a righe!... (urla) Scimmia, Scimmia!...
-ragazze- (in coro) Macachi, macachi!...
Appaiono in sovrimpressione i "titoli di testa" del film.

2 commenti:

  1. non ci posso credere, sul treno qualche settimana fa ho sentito un dialogo tra due ragazzini che era quasi identico, con scimmia e tutto.

    per farmi perdonare la lunga latitanza ti lascio uno scritto colorato non mio ma di kirchner(.splinder.com):

    IMBONITORE

    Venite, signori, ammirate il quadro che vi offro, al prezzo che ogni tasca può affrontare.

    Guardate i suoi colori magici.

    Guardate, vi dico: guardare non costa nulla e guardare, anche solo per pochi minuti, è un'esperienza fisica e spirituale incomparabile.

    No, non dovete ringraziarmi, so quel che faccio: chi di voi potrà rinunciare all'acquisto dopo aver visto la fantasmagoria che quest'opera mette in campo?

    E' una cosa viva, non dimenticatelo, mai uguale a sé stessa, libera nel suo manifestarsi.

    Ecco che - avendovi tutti di fronte; avendo la percezione della vostra attesa, dell'incredulità di molti, della speranza di qualcuno di vedervi riflesse come in un specchio le immagini più segrete finora custodite gelosamente - il mio quadro straordinario inizia la sua esibizione.

    Ancora qualche parola per presentarvelo, e poi mi ritirerò in buon ordine per non disturbarvi nell'esperienza che state per fare.

    Quello che vedrete è solo un saggio delle virtù del mio quadro: vedrete solo i colori, magici, come ho già detto. Se deciderete di acquistarlo, allora, nella vostra casa, in mezzo alla vostra famiglia, o, meglio ancora, nel rifugio solitario che qualcuno di voi si è procurato per isolarsi e godere di momenti di solitudine deliziosa, l'opera svelerà anche una miriade di immagini, di storie. Ma basta con le parole…..

    Blu indiano, profondo, vellutato:

    colore di notturno tropicale.

    Vi si accende l'arancio che rivela

    le vette eccelse al nascere del giorno.

    Ed ecco il rosso: accende la battaglia

    o ravviva il corteo nelle bandiere.

    Verde, si mostra in tutte le varianti:

    la macchia delle querce nella valle,

    le foglie appena nate a primavera,

    nei viali cittadini, in cui la luce

    trapassa le nascoste nervature.

    Giallo che grida dai graffiti urbani

    sul fondo viola di parole scritte.

    Silenzioso, immobile, gelato,

    ecco un nero mortuario, ma scompare.

    La luce bianca prende il sopravvento…..



    Si potrebbe continuare, amici: nel repertorio, ad esempio, c'è anche il raggio verde che, in un indescrivibile tramonto alle Cinque Terre, in cui l'arancione del cielo e quello del mare si congiungevano fino a non lasciar comprendere dove finisse l'uno ed iniziasse l'altro, poco a poco ha preso il posto di quel colore mutevole per preparare l'avvento del viola della sera.


    ciau! :)

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  2. Ciao Petarda :-) confesso che speravo/spero in contributi come il tuo su questo tema :-)

    ps non so se hai visto il film, ma se ti fosse sfuggito te lo consiglio appassionatamente :-)

    ps2 grazie per il suggerimento ;-)

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