Prima di finire sotto a una palata di marmaru Agatino Anconetana se la spacchiava che ora ci poteva addubbare di soldi. E in effetti da quando aveva iniziato a partire per il suo travagghio di soldi a so casa cenerano assai. Sua madre mi faceva vedere ogni tanto le cartoline. Dappertutto era stato. In Africa. Nelle muntagne dellalbania. In mezzo al deserto.
Io me lo ricordo però che ancora nicuzzo sammucciava dietro alla chiesa per paura di Bastiano u figghiu do sciccaro. Quello ciaveva promesso di pigghiarici tutti i figurine dei calciatori. Diceva che celaveva date lui e ora li rivoleva indietro che erano sue.
Non è che Aitino mi stava tanto simpatico però i soprusi non li ho mai potuti simputtare e mancu i coppa senza motivo e per questo ciavevo tentato a fare da paciere. Non cera stato nulla da fare. Così quando Bastiano ci scippò tutte le cose e se le inficcò dentro alla sacchetta io per cunuttarlo gliene avevo dato qualcuna delle mie o picciriddu.
Agatino per un po' mera stato dietro come a un cagnolino poi sera dimenticato tutto e arrivederci e grazie. Ora quando passava davanti al palazzo anche se mi vedeva a volte manco mi salutava. Ma chista è a vita.
Quando lo hanno riportato a casa era a pezzettini che il pezzo più grosso era quanto una mano. Cè andata tutta la città a salutarlo e anche alla televisione mi rissuno che ficiunu i suoi funerali. Tutti dicevano che era morto per ltalia.
Chi scemenza.
A genti è accussì. Sempri pronta a diri che si muore per qualche cosa.
Lanno scorso quando Anselmo Amendolia mossi triturato dentro al camion della munnizza che qualcuno celava infilato per sbaglio mi rissuno che era morto per la famigghia. Il mese prima invece quando Armando Allicausi finì sutta a un camion dentro la nuova galleria dellautostrada qualcuno gridò che era stato per il progresso.
Ammia a essere sinceri mi pari che qui da noi si mori sulu do propriu misteri. Su cè. O di malatia. Ca non manca.
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