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15/05/08

Lettere di condannati a morte della nuova Resistenza italiana -Il pidiessino-


Ho pensato ad un errore.
Ormai avevo cambiato target
collocazione
e se ancora mi dividevo
tra un convegno
un incontro
una genuflessione
non era buon motivo per supporre che pensassi come un tempo ad altro
chessò
alla rivoluzione
alla trasformazione
alla partecipazione come soluzione.
In nome del buon senso
io ora vivevo
in nome del padrone.

Non è giusto allora
morire
senza aver veramente tradito
senza poter veramente
tradire.

Immagine tratta da: Brevi note biografiche sul Comandante Partigiano Giacca

2 commenti:

  1. Ho letto queste pagine... non dovremmo mai dimenticare. Giulia

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  2. Sì è vero Giulia, ma credo sia anche tornata la necessità di far sapere, di far conoscere :-)

    Ciao,Dario.

    RispondiElimina

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