"Da un po' di anni c'è l'abitudine di ripetere le solite banalità sul tema del passato e della memoria, quelle frasi tipo - chi non ha memoria non ha futuro -. E invece bisognerebbe dire che - chi non capisce il presente non ha un passato - [...] E' il presente che ci parla ininterrottamente, che ci racconta la sua storia in continua trasformazione. Il passato sta zitto, ha la riproduzione meccanica della letteratura, l'eco della memoria, ma la viva voce è solo quella del presente. E' nel presente che succedono le cose. L'arte è un tentativo di metterlo tra parentesi, di guardarselo con un po' di attenzione senza che sfugga via."Ascanio Celestini, Fabbrica, Donzelli editore
A presto, Dario.
Questo è l'unico modo di possedere una memoria.
RispondiEliminaIl resto è propaganda.
Grazie Stefano per il tuo commento :-) e scusami per il biblico ritardo
RispondiEliminaBentornato!
RispondiEliminadal centro internet provo subito il nuovo accesso facilitato: Ascanio Celestini è un grande, lo seguo da tempo ed è venuto anche qui a Sesto Fiorentino, un paio di mesi fa, alla casa del popolo di Colonnata (qui ci sono ancora le case del popolo). Fabbrica è l'unico suo spettacolo che mi manca, ce l'ho in DVD e appena torno a casa, non so quando, (ora sì, sono in vacanza dal blog, ma forzata) me lo degusto. E ora prova in gresso facilitato!
FUNZIONAAA!!!!:-)))
RispondiEliminaCara Triana forse ci siamo riusciti :-)
RispondiEliminaLe mitiche case del popolo... allora esistono veramente non è leggenda di qualche comunista sceso a sud per creare disordine ;-)
La prossima volta avvisami che andiamo insieme a vedere lo spettacolo :-)