in cui sparisce ogni piccola certezza,
ogni volontà.
C’è un tempo interminabile
in cui una tromba jazz diventa solo rumore
e le voci in strada dei passanti
ronzii fissati ai lampioni.
C’è un tempo interminabile
in cui vivono
me e quell'altro
che batte sui tasti,
ascolta,
sorseggia un nero che brucia e rinfranca.
C’è un tempo interminabile
in cui cantileno la vita
e il mio corpo
e l’amore
e quella luna che non riesco più a vedere
tra i palazzi del vicolo, tra le pietre
di chi è stato, di chi sarà.
C’è un tempo interminabile,
è quello di una sigaretta,
dell’ultimo sorso,
del pensiero di te.
Nessun commento:
Posta un commento