28/05/15

39 minuti senza traffico

Tutto va bene, tutto continua:
il pedaggio, la coda, il brutto incidente,
la gente
all’autogrill a pisciare, che, sai,
c’è ancora quel tale alla cassa e poi, lo confesso,
il caffè qui non è così male, tra corridoi 
di dolci, biscotti, cinesi vocianti e vecchi
in malinconici tour sorpresi
a cercare l’uscita. “Sparita!”
dice ancora una volta uno di loro.
E io sorrido, l’aiuto, e poi sento
la tua mano fuggire
in questo presente sempre più lontano,
in questo indefinito morire.
   
Tutto va bene, tutto continua.
E ancora le monete all’uscita,
i paesaggi,
le vite, le magnifiche vite, gli amanti,
le strade,  i miraggi
di ricchezza nascosti da vecchie vetrine
chiuse,  c’è la crisi,
si fatica a ripartire
senza te,
senza soffrire.

4 commenti:

  1. una poesia che racconta l'amarezza di una vita parallela, quella che siamo costretti a vivere e non ci appartiene.
    Mi piace molto il testo

    ...e poi sento la tua mano fuggire
    in questo presente sempre più lontano,
    in questo indefinito morire

    Complimenti!
    Un caro saluto
    Francesco

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  2. Grazie Francesco, sono contento che tu abbia sottolineato quel passaggio :-)

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  3. è nelle mie corde..(e, lo so, non è una novità :)
    ..e condivido anch'io quella sottolineatura

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