22/03/09

Caserma Cernaia

"Ha da essere fiero di una bimba così!"
Il vecchio sassittau con queste parole vicino a mia. Era arrivato con la vecchia bicicletta e una busta dellesselunga misa nel cesto davanti che si vedeva il filone di pane e il salame ca niscevanu menzi fora.
Ci sorrisi priato che i complimenti non dispiacciono mai soprattutto se sono rivolti a chi vogliamo bene e ci spiai se anche lui ciaveva qualche nipote nel gruppo.
"No, no! Avevo solo bisogno di riposarmi" mi rispose gentile e poi continuò a parlare che io nellascoltarlo facevo fatica a seguire Angelica con la coda dellocchio.
Di certo aveva superato luttantina ma Vanni ragionava ancora come a un carusiddu e ci piaceva parrari e ricordare e discutere che in mezzora oltre al nome vinni a sapiri tante altre cose sopra a questo cristiano. A volte parrava difficili anche se ci scappava ogni tantu na paruledda in dialetto. Secunnu mia lui ava stato di sicuro un prufissuruni delluniversità che mi passi di capiri anche che ciaveva avuto tanti alunni importanti.
Quando era stato carusiddu aveva fatto il partigiano nel piemonte che la sua famigghia si era trasferita lì ed era stato pericoloso e terribile macari che mi cuntau che un suo amico che ciaveva i so anni lavevano pigghiato che qualcuno gli aveva fatto la spia e lavevano portato in una caserma a Torino che si chiamava Cernaia e lì ciavevano luvatu locchi e lugnia e macari la lingua prima di impiccarlo. Diciassette anni ciaveva e una cravatta nova stritta no coddu.
Quanu finiu di cuntarimi questa cosa Vanni si fici il segno della croce e mi passi commosso macari ma si firmau picca che subito riprese a parrari e continuò dicendomi che poi però per fortuna era arrivata la pace e tutti serano misi a fari soddi che non sembrava che ci fosse nenti di più importante che quello e anche lui in fondo ava fattu accussì e un poco si vergognava di questa cosa che mi disse che era anche colpa di quelli come lui che avevano pensato che non si sarebbe mai potuto tornare indietro. E invece.
Vanni cuntava e taliava i picciriddi e poi la sua bici e ammia macari ma io lo sapevo che lui cercava in altri posti. Nei ricordi forse. O nel futuro.

2 commenti:

  1. ce ne hai un po' di questi flash sulla resistenza. pensaci a raccoglierli tutti insieme. Che sono bellissimi non te lo dico neppure, mi incantano ogni volta che ti leggo. Mi incanta il tuo punto di vista che rimane affettuosamente un pelo fuori. Non fuori come una voce narrante, fuori come uno coinvolto che guarda dalla filatura della porta. Questo modo di narrare tuo e solo tuo te lo invidio proprio.
    Simo

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  2. Simonetta piano piano, forse, sto riprendendo a scrivere e averti paziente e costante lettrice è di sicuro un grande aiuto :-)

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