Certo che cenaveva cheffare la vedovella. Da quanto cera morto il marito sutta a un camion che lei ciaveva ancora nella panza quelle due creature Antonina Ampecchi sbatteva tutto il giorno. Unamica ciaveva trovato qualche palazzo dove pulizziare le scale ma il vero problema però non erano i soldi che quelli dovevano arrivare con lassicurazione. Il problema vero era dove lasciare le gemelline.
Tutti allinizio lavevamo aiutata e anche ammia capitò di darici i biberon e di lavarici u culiddu alle nicuzze. Però a picca a picca i cristiani accuminciarono a uscire qualche scusa. Ormai eravamo rimasti in pochi a fare i fissa e macari ammia mi stava accuminciannu a unchiari a minchia. Ma come facevo a diriccillu?
La scorsa settimana però è arrivata la soluzione. Sarà che Dio forse ognitanto sarrusbigghia e dove toglie poi runa oppure che di ogni cosa alla fine uno pigghia quello che ci serve ma insomma questa faccenda sembra destinata a aggiustarisi.
Saranno state le quattro o le cinque di notte e con questo cauro ogni rumore è una scusa per susirisi dal letto e pigghiari una birra dal frigorifero. Io questo stavo facendo che avevo sentito il rumore della scicata di ruote di una machina. Però non avevo previsto il resto. Quando con la birra in mano mi affacciai alla finestra cera davanti al portone una mischinazza tutta strazzata. Non ci pensai che non ciavevo manco le mutande e scinni di cursa per vedere e aiutare.
Poteva avere una sissantina di anni. Locchi erano come quelli di un cane bastonato e a parte i vestiti strazzati non sembrava avere ferite gravi.
"Comu si senti? Come sta? Come si chiama ossia?" ci rissi. E celo ripetei tante volte. E la fici susiri anche. Nenti però. Non parrava.
"Ma ti pari modo di presentariti accussì?"
Mi furiai un attimo e visti Antonietta che aveva in braccio le due pupe sveglie e arzille.
"Chi voi riri?" ci risposi. Nello stesso tempo però mi accorsi di dove andavano a finire i suoi occhi e accussì minacchianai di corsa a me casa. Mi passi però che tanto assai non cera dispiaciuto alla mammina quello spettacolo. Comunque. Queste sono altre cose. Anche se un po' ci spero di trasiri la chiave no puttusu.
Fatto sta che da una settimana Antonietta ciavi la muta che ci fa la nonna alle sue figghie. Non parra. Non sapi scrivere. Non ciaveva documenti. E nuddu manco la polizia la cercata. Una orfanella insomma. Certo con qualche anno supecchio. Ma che importanza ha? Con questa scusa ora comunque semu tutti più contenti. Speramo solo che campa e che non sammala anche se qualcuno del palazzo mi ha detto che casomai al limite a lassamu.
Daiiii!
RispondiEliminaesci dai ranghi...
ti ho taggato
Ti ringrazio "a prescindere" :-)
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