Ride. Come fosse mattina di nebbia sul bus, girandola nitrica. Ride. Mi narra di un furto, e di truffe allo stato. Il suo corpo sfiora il bisogno, il rancore. Non ho occhi per riuscire a guardarla, non ho mani. Stringo i pensieri sull'acciottolato delle labbra. Sulla lingua indiscreta. Con forza. Un ultimo slancio, dunque. A liberarmi da questo secreto. Da lei, tugurio e prigione. Halloween. Halloween s'avvicina, le dico. Già mi vesto.
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20/10/07
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a tracciare il tuo profilo dalle parole e versi che scrivi!!!
RispondiEliminafortunati noi ancora!
Fortunato io ad averti costante lettrice :-)
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