Che Craxi sia uomo di grandi capacità e ambizioni, lo si sapeva. Che sia anche uomo di grande coraggio, lo si è visto ieri, quando pronunciava alla Camera il suo discorso di replica. Per due volte si è interrotto alla ricerca di un bicchier d'acqua. Per due volte Andreotti glielo ha riempito o porto. E per due volte lui lo ha bevuto.
(Indro Montanelli da "Controcorrente", ne Il Giornale del 13 agosto 1983)
Arcidiacono macari che io non lo calcolo si fida di me e se cià qualche cosa che vuole dire me la dice senza starisi tanto a preoccupare che lui lo sa che pimmia è lo stesso.
Laltro giorno per esempio sinni nisciu con questa storia che Quello è il diavolo.
Me lo diceva tutto contento come se era una scoperta nuova anche per lui e così mentre parrava si vedeva che era soddisfatto di questa cosa tanto che ci nisciu macari qualche battuta bestia delle sue.
"Totò chiddu è u diavulu. Come te lo spieghi che uno che cianno detto tutte quelle infamie e che anche nelle sentenze lo hanno accusato come te lo spieghi che questo invece di ammucciarisi pigghia e parte in prima e ci fa dare bastonate a tutti quelli che lo accusano che anche quelli volenti o violanti si devono giustificare e non sanno chiù che cosa dire?
Quello è il diavolo Totò e anche Tommasino lo sapeva e per questo non lo voleva nominare che solo guai gli potevano venire. E quando allo Zio lavevano punciutu cè stato chi mi ha detto che non cè nè uscito sangue come se fosse un fantasma ma a questo io non ci credo"
"Cavaleri ma ormai Lui non conta chiù nenti Non cè più alla televisioni" ci dissi fermandolo.
Arcidiacono si riprese come da una futtuta. Si accorse che ero io che avevo parlato e sorrise.
"Totò, tu non ciarriverai mai a capirlo. Prova a taliari una cannila. Chivviri?"
"La luce no?"
"E poi?"
"A cira cavaleri"
"E poi?"
"Lo stoppino"
"E poi?"
"Minchia Cavaleri! Chivvoli ca viru? Chiù nenti cè!"
"Infatti! "
"Cioè? Chivulissiriri? "
"Nenti Totò. Nenti. Sulu che quaccosa cè. Cu a fici!"
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