30 Aprile 1975
Oggi alla televisione cera una confusione di notizie strana. Nonsacciu unni avevano sconfitto agli americani: quelli dei caubboi, e degli indiani, e della coccacola, e dei filmi.
Tutti parevano preoccupati e sorpresi anche, come quando tarrusbigghi dopo un lungo sonno. Iu, per conto mio, aspittavo nella poltrona solo che iniziavano i cartoni animati che delle altre cose non minteressava, cerano cose più importanti da pensare.
Avevano arrestato allamico mio Paolo e la scuola media era veramente difficile con tutti i prufissuri che ti facevano furiare la testa, e i compiti, e le interrogazioni.
A Paolo lavevano preso che dentro a una gioielleria si stava inchiennu i sacchetti. Ciaveva la pistola di Ginco, quella che avevamo comprato insieme alla fera, ma nessuno senera accorto. Tutto stava filannu lisciu quando dentro al negozio trasiu uno sbirro. Paolo non si scantau. Era un duro lui.
Ci appoggiò la canna della pistola nella testa e "Non ti moviri ca tammazzu!" ci rissi.
Però a quel pezzo di merda ci pariu, quel giorno, di essere un eroe. Si girò di scatto e ucchiappau, però prima si pigghiò una pisciata fridda nella faccia.
La fontana sutta a me casa non funzionava e Paolo aveva pensato daiutarisi da solo.
Fonte immagine: http://www.weatherman.splinder.com
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