Il primo movimento è quello fatto con
più decisione. Da A a B tutto appare semplice
e possibile, eppure, affinché si possa riuscire
nell'impresa , risulta necessario strappare al
proprio corpo ogni riconoscibile dettaglio.
Solo così, infatti, sarà possibile sovrapporsi
alla propria ombra. Toccare C è il passo
successivo. Rifiutare di segnalare ad occhi
estranei il rimescolarsi noioso d'innumerevoli
sfarfallii emotivi, ecco la strada necessaria. A
volte tale impegno potrebbe essere vanificato
dal consapevole mimetizzarsi di tangenti
fallacemente unidirezionali. Infine D. Per
molti è questo il punto finale del viaggio, ma
non tutto sarà compiuto.
"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
mercoledì, maggio 23, 2007
[movimenti geometrici] Il quadrato
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