di morte, e lasciano figli perché nuove morti si
generino"
Sole sono io, e pioggia
il tuo corpo di nebbia
che ignoro e conosco.
Non così mi specchio,
ma del deserto polvere
e vita.
Eccomi allora.
Nasconderemo la vergogna della ripida salita
all'ombra della tua mano.
Lo so! Nessun indugio, nessuna tristezza riuscirà a schiacciare il malvagio,
nel tempo del lutto verrà il momento di amarti.
E di noi sarà vita.
Di noi passeggera memoria.
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