giovedì, giugno 05, 2025

[Alfredo] u verru

Quando il tempo lo permette Alfredo esplora i piccoli sentieri che dal parco, dai palazzi di una periferia sempre in movimento, sempre diversa, conducono fino a quello che resta dei campi, fino alle balle di fieno nei loro cerchi perfetti, fino ai casolari diroccati, fino al limite di paesi senza vita, di dormitori legalizzati. 

Uno dei percorsi più belli passa sotto la tangenziale. Lo si percorre attraversando prima un piccolo e ombroso parco di tigli. In estate l'odore dei fiori è così forte che Alfredo fatica quasi ad attraversarlo. L’allergia da polline lo ha preso da adulto e non è più andata via.

Di là dalla tangenziale un largo terreno incolto, paradiso del tarassaco, precede un campo di susine, dove a volte Alfredo raccoglie delle prugne piccolette buonissime che maturano a luglio, quando il caldo le protegge dai curiosi e dai camminatori.

Oggi Alfredo ha deciso di percorrerlo dopo aver ascoltato la radio a casa, dopo aver sentito di un uomo, di un carnefice, lasciato libero dopo aver ucciso bambini e magistrati, mafiosi e "sbirri". Lungo il cammino ogni tanto ha raccolto dei fiori di campo, fino a farne un mazzetto, per poi lasciarli all'ingresso del sottopassaggio. 

Si è fermato un po’ lì Alfredo, ad ascoltare il rumore delle auto che passavano veloci e a ubriacarsi per l’odore dei fiori, a pensare; poi ha chiuso gli occhi per il prurito insopportabile prima di iniziare lentamente a tornare indietro, prima di smettere di trattenere le lacrime.

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