domenica, giugno 01, 2025

[Alfredo] Ettore

Oggi al parco era solo un annusare l'aria e pisciare e bere da bicchieroni di plastica. Alfredo aveva dimenticato l'evento annuale, la grande festa dell'inutile esagerare. 

Aveva camminato a lungo Alfredo per liberarsi da quel tanfo, ma poi si era arreso. Troppo caldo. Troppa strada fatta. Il suo cedere comunque aveva prodotto un boccale di vetro e della birra passabile. 

Seduti di fronte a lui una delle tante famiglie uguali discuteva, sui capricci dell’unico figlio, cosa ordinare. Alle sue spalle il tubare ridanciano di ragazzini in calore. Il tavolo di Alfredo, per sua gioia, rimaneva vuoto. La birra rapidamente diventava più calda, ma Alfredo non aveva voglia di fare in fretta, dava piccoli sorsi poi continuava a perdersi senza mete. Lontano le voci dei musicisti che allestivano il palco, vicino il mugolare di un cane. Guardava Alfredo e aspettava. Una carezza? Cibo? Solo uno sguardo? 

Alfredo lo fa salire sulla panca, poi con decisione improvvisa si alza, ma prima si raccomanda: “Stai qui! Non ti muovere! “

Alfredo sa che a pochi passi c'è una fontana, spera solo non l'abbiano chiusa per non danneggiare i padroni dei camioncini paganti. Funziona, per fortuna. Svuota il boccale e lo sciacqua prima di riempirlo. L'acqua è quasi più fresca della birra. Alfredo torna in fretta. Il cane è sempre lì, lo ha seguito nei suoi spostamenti, ora scodinzola. 

Alfredo gli porge il boccale e lo carezza. Sono solo pochi minuti per quella nuova amicizia. 

"Ettore! Ettore" Il cane alza lo sguardo, sembra sorridere. Una leccata alla mano di Alfredo e sparisce. La folla lo nasconde, Alfredo si allontana dalla panca e si avvia verso casa.

Nessun commento:

Posta un commento