"Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione."
La Seconda Legge Fondamentale:
"La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona."
La Terza (ed aurea) Legge Fondamentale:
"Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita."
La Quarta Legge Fondamentale:
"Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore"
La Quinta Legge Fondamentale:
"La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista"
Corollario:
"Lo stupido è più pericoloso del bandito"
"[...] la frazione di gente stupida è una costante δ che non è influenzata da tempo, spazio, razza, classe o qualsiasi altra variabile storica o socio-culturale. Sarebbe un grave errore credere che il numero degli stupidi sia più elevato in una società in declino piuttosto che in una società in ascesa. Entrambe sono afflitte dalla stessa percentuale di stupidi.
[...] Che si consideri l'età classica, medievale, moderna o contemporanea, si rimane colpiti dal fatto che ogni paese in ascesa ha la sua inevitabile percentuale δ di persone stupide. Tuttavia un paese in ascesa ha anche una percentuale insolitamente alta di individui intelligenti che cercano di tenere la frazione δ sotto controllo, e che, nello stesso tempo, producono guadagni per se stessi e per gli altri membri della comunità sufficienti a rendere il progresso una certezza.
In un paese in declino, la percentuale di individui stupidi è sempre uguale a δ; tuttavia, nella restante popolazione, si nota, specialmente tra gli individui al potere, un'allarmante proliferazione di banditi con un'alta percentuale di stupidità e, fra quelli non al potere, una ugualmente allarmante crescita del numero degli sprovveduti. Tale cambiamento nella composizione della popolazione dei non stupidi, rafforza inevitabilmente il potere distruttivo della frazione δ degli stupidi e porta il Paese alla rovina.
Carlo Maria Cipolla, Allegro ma non troppo
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