14/01/09

quando invece abbiamo capito che il potere poteva essere una cosa che doveva essere distrutto per cambiare il nostro mondo

II.
CATALOGO BARUCHELLO DELLE FIGURE CONTIGUE
E PARALLELE ALLA SIGNORINA RICHMOND
Questi sono i nostri discorsi
questa è una casa dentro ci sono tutte
le fotografie di quello che succedeva
la fotografia di Duchamp con me a Bomarzo
una fotografia dei quadri degli anni
passati e cimiteri di uniformi
e questi personaggi tutti coperti
di parole di impressioni di Africa
c'è un grande cavallo e un piccolo
cavallo il grande cavallo legato
a questa storia il piccolo cavallo
che guarda dall'altra parte
il vecchio aeroplanino che si
chiama messaggero chimico
col carico di grano
e eau & gaz di Duchamp
questo intrico di stazioni di
rifornimento che cosa fai come
attività rispondeva mi sveglio
la mattina e poi ah ah respiro
tutto questo che diventa il delta
del Nilo la formazione della soluzione
dei problemi change
naturalmente tutto smontabile
come quello di che cosa è la pittura
come si inquadra il discorso del
la percezione e una parte del disegno
è dietro e non si vedrà mai più
ma si può smontarlo per vederlo
il problema di per sé di fare la
pittura non esiste il vero
problema è come farla insomma
questa invece è un'altra cosa
in memoria di un certo umore avuto leggendo
il discorso della sua morale alla rovescia
non mi ricordo più la storia com'è
che lui gli guarda sempre il cazzo
a quello senza una mano che si mette un
grappolo al posto del cazzo che quando
è buono glielo fa levare
questa idea del blu e del pantalone
è legata a quel mondo che è un mondo
tutto fatto di queste cose qua
riferimenti a fatti o cose della realtà
continuamente mescolati col sogno
con il recupero di un fatto culturale
loplop c'è sempre una donna
che lui ama e poi questa loplop viene fuori
e questa fuga di uccelli questi bambini
messi in fuga dall'usignolo
e una serie di fotografie sbiadite di sogni
che stavano nella stanza al mare
poi le ho tirate a sorte questo è
un congresso di PO e LC questa è
la torre del comando del circo di pietra
e allora le ho mescolate tutte
c'è culone occhiuto che è un'altra
storia poi dentro ci sono
questi indumenti ci sono gli anni
sessanta rivissuti minuto per minuto
il discorso dell'utopia che
l'utopia è discesa gradualmente
fino a dventare l'ideologia
poi è passata fino all'esaurimento
del discorso della pratica
che è questa trasformazione di questo
tipo di discorso delle immagini la
reintroduzione dell'utopia ad ogni costo
qui dentro ci ho messo uno
di quei candelotti che puzzava tanto
l'ho preso l'ho messo qui e poi l'ho
chiuso non c'era niente dentro
e poi l'ho tolto e poi oggi
te lo faccio sentire senti
come è impregnato è tremendo vero
in questi anni l'abbiamo respirato
tutti gli uccelli volavano verso ovest
alla ricerca di S. volavano volavano
volavano poi ne cade uno poi ne
cade un altro volano attraverso
il mare passano i continenti
e alla fine restano in trenta
e hanno girato tutto il mondo
e che alla fine si rendono conto
che non esiste l'uccello S.
che loro cercano che hanno
cercato sono loro l'uccello S.
sono loro l'uccello Richmond forse
questo è un altro è l'unione
di questa cosa qua che era stata fatta
con un suo significato di esorcismo
qua c'è un centimetro col quale
è stato fatto questo gioco
attaccato a questo uccello
qua ci sono gli alberi e poi c'è
la situazione in cui si muovevano
c'è sempre il cappello del carabiniere
questo pantalone che non so
esattamente che cos'è e messe
a asciugare queste cinque incarnazioni
e una macchina militare una specie di
carro armato di aeroplano il
capitano che si chiama la bistecca e ha
questo suo preparativo militare
che si riferisce al sogno
quello che rimane intanto
qua è questo brandello
un'attività di tipo difensivo
personale una strada per costruirsi
un linguaggio in una pittura simbolica
trasformata trasformando trasformati
tutto quello che abbiamo respirato
immagini riportate su altre immagini
su altre superfici che non è soltanto
l'operazione di tipo estetico o un
esperimento per riuscire a sopravvivere
un'arma per convincersi a essere vivo
ma una cosa più vicino al gioco
una cosa che può essere al limite
un fatto collettivo come per esempio
con i bambini possiamo dire
ci mettiamo insieme e facciamo tutti
un enorme quadro di figure ritagliate
una parte le ha ritagliate agnese
i due burocrati per esempio con la busta
rossa e questo incontro praticamente
armistiziale tra i sessi oppure qua
questo personaggio con alle spalle
una specie di coscienza piano
piano queste cose sono spoglie che lui
lascia una serie di cose attraverso
cui si passa l'espulsione degli anni
sessanta il limbo antipotere insomma
e c'è qui lo specchio per guardare
attraverso si vede quello che c'è dietro
una serie di cose attraverso cui si passa
cercando di amplificare il sintomo
come una persona mutilata si prude
il piede che non ha più da anni
mentre un piede cresce da un'altra parte
quando invece abbiamo capito
che il potere poteva essere una cosa
che doveva essere distrutto
per cambiare il nostro mondo
e qui c'è tutta la descrizione di come
l'abbiamo vista noi il pratone
qui dove era schierata la polizia
le fotoelettriche da una parte
i carabinieri da una parte le case
il giro che abbiamo fatto sullo
sterrato e dove hanno fatto le barricate
lì e lì dove c'erano i fiori
poi abbiamo parlato con la gente
poi siamo usciti attraverso la
carrozzeria che c'è lì e il camion
la posizione del camion rovesciato
nella pittura l'esplosione che ribalta
la pittura dall'altra parte dove guarda
l'altro uccello liberando figure
attraverso il gas attraversando la
non il gioco solamente ma finalmente
insieme trasformando tutte le volte
che abbiamo desiderato e l'esplosione e
le lotte i compagni le armi l'amore

 

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